Michele Santoro tentato dalle Europee: Sogno è che spunti un arcobaleno

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in foto Michele Santoro (da Imagoeconomica)

Ieri sera un evento-lancio, alla Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca), dell’appello per rendere visibile il popolo del no alle armi, che ha visto insieme Michele Santoro, l’ex senatore Raniero La Valle, la scrittrice Ginevra Bompiani e l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il 30 settembre poi l’assemblea che, spiega Santoro, “avrà due strade davanti: decidere se fare una lista per l’Europee o se fare un movimento per la pace che si ponga come motore di una iniziativa nuova nel Paese, rivolto a tutti i partiti”. “Mi pare che ieri – commenta Santoro riguardo all’appuntamento in Versiliana intitolato ‘E se spuntasse un arcobaleno’, adottato come simbolo – sia andata benissimo, oltre le nostre previsioni. C’era un platea molto interessata, partecipe e fitta”. In apertura l’intervento di La Valle le cui “parole molto forti saranno il manifesto dell’appello”. L’ex senatore ha spiegato che il “sogno è che spunti un arcobaleno”, che porti “prima di tutto la pace che” è “la condizione di tutto, è quella per cui viviamo, speriamo e amiamo” e poi la terra che “dobbiamo recuperare, difendere, salvare” e infine la dignità delle persone.

“Perche questo sogno si avveri – ha aggiunto La Valle – vogliamo lanciare un appello che facciamo non ai pacifisti a cui dobbiamo grande gratitudine, ma ai pacifici, una moltitudine che vuole la pace nel mondo: noi ci rivolgiamo a tutti”. “La Versiliana – aveva scritto il giornalista nei giorni scorsi su Fb – sarà un piccolo test per capire se quello mio e di Raniero è un sogno condiviso da molti, un ponte verso la nostra assemblea del 30 settembre. In quella occasione sarà chiaro se e in quale forma può cominciare ad esistere ‘il partito che non c’è’, se vale la pena presentare una lista alle elezioni europee”. “Io non sono contro il Pd o i Cinque Stelle o contro chiunque altro – così Santoro sempre su Fb -. Sono per la Pace, la Terra, l’Uguaglianza e la non violenza. Il voto potrebbe, sottolineo potrebbe, essere un’occasione per far emergere una visione diversa, per segnalare l’esistenza di una opinione pubblica che si sente mortificata dai media e dalla politica del ‘così come stiamo, stiamo bene’. Riuscire a darle voce sarebbe un invito per tutti i partiti a tenerla veramente in conto”.