Giocare sugli equivoci è uno dei comportamenti più deplorevoli che l’umanità possa mettere in atto

Se quanto descritto nel titolo è, anche al momento, attuato da quanti sono al vertice, sia all ‘interno della maggioranza che dell’ opposizione, allora è credibile che la ripresa, dopo la pausa estiva, nel Paese e non solo, si sta facendo sempre più concreta e l’ipotesi che gli Italiani si siano avviati sempre più espressamente verso una falsa (ri) partenza diventa invece sempre più relistica. Non si può addebitare sempre e comunque agli effetti del caldo quanto di negativo sta accadendo in questi giorni, anche in Italla. Come per abitudine consolidata, sono iniziati i cosiddetti riti di fine estate dei partiti politici, corredati da, chi più ne ha più ne metta, “ospiti” di ogni genere. L’ attività di questi ultimi, durante il resto dell’ anno, è quella di comportarsi quanto meno come onesti cultori della propria materia. In questo particolare momento, invece, buona parte di essi subisce una trasformazione sostanziale, molto simile, seppure non fisicamente, a quella del Dottor Jekyl e del Signor Hyide. Potenza della ricerca del consenso generalizzato a ogni costo, l’atteggiamento che assumono quei protagonisti è quello di tentare di non dispiacere a nessuno, prima e dopo i pasti. D’ altra parte tale comportamento è da sempre uno degli sport nazionali praticati con inscalfibile proselitismo e, oltre a cio, è in costante crescita. Come si sarebbe sentito rimproverare nel suo cartoon pubblicitario Calimero, il pulcino piccolo e nero di cui si ha memoria ancora oggi cioè: “siamo alle solite”. Per sintetizzare in maniera più che stringata quanto sta accadendo dall’ insediamento dell’ attuale esecutivo, si può far ricorso all’ osservazione di una lavorazione agricola tipica del periodo: quella della preparazione delle conserve di pomodoro in…tutte le salse. Vale a dire che, messe a dimora le pianticelle a suo tempo impiantate, senza andare per il sottile, ora è necessario separare la varietà San Marzano e qualche altra tipologia di qualità superiore per poter mettere sul mercato conserve di particolare validità, che vadano a competere con prodotti analoghi nella fascia medio alta. Accade così che il mondo della politica, quando ha cominciato a lavorare l’attuale macchina legislativa, si è reso presto conto che, per captare la benevolenza degli elelttori, doveva promettere provvidenze che già sapeva di non poter concedere o almeno buona parte di esse. Così ora non si sa chi dovrebbe essere accontentato, seppure solo in parte, e chi invece no. Con il risultato che il malcontento continuerà a svilupparsi in maniera sempre più pericolosa. Il fatto non è nuovo e pertanto non si concretizzerà senza ripercussioni su un tessuto sociale già provato e tutt’ altro che animato da propositi di continuare a tollerare come se niente fosse. Non è ancora certo il numero di puntate in cui si articolerà l’orgia di potere che mira a coinvolgere l’intera penisola, isole comprese. Intanto sarà bene continuare a agire con calma e sangue freddo, confidando in un ravvedimento, seppure parziale, di chi sta giocando a far male agli italiani con estrema imprudenza. Gli stessi che, dopo aver lavorato una vita intera, rischiano concretamente alla fine di ritrovarsi tra le mani un pugno di mosche.