Le mani di quelle stesse giocate sono state intercettate appena in tempo, smascherando così quanti avrebbero voluto barare o, quanto meno, stavano organizzandosi per farlo. Il ricordo di qualche anziano del villaggio in momenti di nostalgica riflessione come quello attuale, ripropone ai più giovani la figura di uno di quegli imprenditori che, fino alla metà del secolo scorso, rappresentarono i self made man all’ italiana. Questi era stato in giro per il mondo in cerca di fortuna, per poi ammettere di averla trovata proprio dalle sue parti, vicino casa.Ciò significa che, almeno all’ epoca, oltre al sogno americano ne esisteva anche uno italiano. Di consegurnza tanti furono quelli che contribuirono a non far diventare il Giardino d’Europa l’oggetto di conquista ambito davmolte potenze straniere o plutocrazie come si usava definirle fino alla metà del secolo scorso. Entrambe quelle denominazioni, dettate dalla retorica che dilagava nel periodo, erano riferite a quei paesi che, senza difficoltà alcuna, si sarebbero potuti impossessare della Penisola, approdo naturale nel Mediterraneo, pertanto di straordinario valore strategico. Leggenda vuole che un giorno quell’ imprenditore avesse appena concesso ai collaboratori, propri figli compresi, insieme ai quali per tutta la vita lavorò alla pari, una pausa di ristoro. Si corresse immediatamente e aggiunse che, nel frattempo che era a riposo, l’ intera squadra avrebbe potuto fare dei cumuli con le pietre che erano sparpagliate nel cortile. Così, giusto per non perdere tempo. È successo così per la politica, non solo quella italiana, che è andata in ferie solo formalmente. L’ attività di quel settore è stata, anche se il più delle volte in maniera ufficiosa, ovunque intensa, talvolta frenetica e quella aglio, olio e peperoncino si è confermata nel range internazionale. Con ciò si è ben lungi dal poter prendere atto che quell’ eccesso di zelo abbia prodotto solo e comunque risultati positivi. Le chiacchiere da ombrellone o da baita, più esplicitamente i pettegolezzi, sono state il modello a cui in gran parte si sono ispirati quei forzati dell’ apparire, dove e comunque ritenessero più opportuno farlo. È accaduto che anche la parte ritenuta di qualitá dell’ informazione di ogni tipo, abbia ritenuto degno di nota accertare chi avesse pagato un conto al ristorante e se quel gesto fosse stato opportuno. Tutto ciò è da considerare una goccia di pioggia nel mare se appena si volesse tentare un approccio alla realtá diverso da uno degli ” eventi” pseudo culturali che ospitano il tale o il tal’ altro personaggio politico. Quello stesso che discetta di come sarebbe opportuno provare a friggere l’aria o fare altri prodigi del genere. In realtà, organizzati in spazi di verde pubblico attrezzato, molto spesso collocato in localitá turistiche di fuori porta , sono frequentati da persone che intendono così godersi qualche ora di fresco. C’ è stata e ancora rimane la tentazione da parte di coloro che in qualche modo reggono le sorti del mondo, di non mollare, cioè a denti stretti e con un numero contenuto di orchestrali, come accade quando chi si cimenta è il ridotto di una importante orchestra. Tutto è rimasto in alto mare, del resto questo è il momento dell’ anno in cui, in occidente, il brodo primordiale è arricchito da diversi altri ingredienti, sia da persone che da cose. Ieri è iniziata un’ altra settimana infuocata e di concreto dovrebbe essere, se non da esercizio di pazienza sul tipo dematerializzazione indiana, almeno a essa molto simile. Mai come in tale frangente sará cosa più che opportuna per l’umanità non distrarsi. Quest’ anno la posta in gioco è alta come non mai e ogni errore potrebbe risultare tragicamente fatale. A ciascuno il suo, allora e vinca il migliore, se c’è.