I sandali capresi tra tradizione e modernità

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Esiste una calzatura che da ben oltre 3000 anni resta sempre fascinosa, sobria ed elegante al tempo stesso, leggera e versatile, ovvero: i sandali capresi.
Declinati in versione glamour con pietre e strass o più “semplice” con listini di pelle o cuoio, i sandali capresi, infatti, rappresentano un accessorio irrinunciabile per gli outfit estivi (… e non solo, come vedremo dopo).
E pensare che non sono altro che la versione più “evoluta” degli antichi calzari romani (tanto amati dall’Imperatore Tiberio) presenti anche negli strabilianti affreschi di Pompei. Ma, addirittura, c’è chi li fa risalire all’epoca Egizia! Quindi, stiamo parlando di una calzatura che ha attraversato epoche, generazioni, mode e costumi, restando pur sempre moderna.
Intanto, la vera svolta “fashion” per il sandalo caprese avvenne durante l’epoca d’oro del jet-set internazionale che, tra gli anni ’50-’60 e ’70, fece del sandalo caprese un vero e proprio status-symbol quale marchio di riconoscimento del vero made-in-Italy da sfoggiare nelle occasioni più mondane.
Anzi, stando alle cronache “gossippare” dello scorso secolo, si narra che ad incoronare il sandalo caprese quale accessorio “must-have”, fosse proprio Diana Vreeleand,  l’indimenticabile direttrice di Vogue America che, in gita agli scavi di Pompei, restò così enormemente colpita ed affascinata da quei calzari dipinti negli affreschi da farsene immediatamente costruire di simili dagli artigiani della Costiera. Da lì in poi, non c’era diva o regina o principessa (come Sofia Loren, Anita Ekberg, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn, Soraya ecc…) che rinunciasse ad un paio di sandali capresi da sfoggiare ai propri piedi anche per le occasioni ufficiali. Ed, infatti, passiamo dalla leggenda alla realtà: ad oggi, tra le stradine di Capri, esiste ancora qualche anziano testimone vivente che, non di rado, racconta delle divine attrici di Hollywood in gita sull’isola dei Faraglioni – come la divina Grace Kelly su tutte – che, sbarcate dagli yacht di lusso, entravano nelle botteghe dei calzolai capresi per fare incetta di sandali capresi cuciti a mano.

in foto Jackie Kennedy a Capri

E, poi, icona tra le icone, come non ricordare la raffinatissima Jackie Kennedy per la quale il maestro artigiano Amedeo Canfora disegnò in esclusiva il sandalo caprese per eccellenza: il “modello K” a suola piatta con triangolo di cerchietti metallici dorati che, ancora oggi, rappresenta un esemplare classico ma sempre di gran moda.
Ovviamente, la maestria degli artigiani capresi delinea l’alta gamma del mercato ma, ormai, si trovano “imitazioni” del sandalo caprese con prodotti più commerciabili ed anche di massa.
Allo stesso tempo, esistono case di moda specializzate per calzature di lusso ed anche maison orafe che producono sandali capresi in versione-gioiello (con tanto di pietre vere per decorazione e con catene di oro puro al posto dei laccetti).
Ampia la selezione dei modelli: dalla versione infradito a quelli con lunghi lacci al ginocchio, in versione “flat” rasoterra o con zeppa. Ma una cosa è certa: sono tutte declinazioni del modello-base.
Ed, infine, poiché al sandalo caprese non si rinuncia mai anche in inverno, ecco le versioni con stringhe in visone e pelliccia da indossare anche con temperature sotto zero!
Come dire: lunga vita, da sempre, da anni e per tutto l’anno, al sandalo caprese!

in foto Clark Gable e Sophia Loren a Capri durante le riprese di La baia di Napoli