Mimit, 300 milioni ai progetti delle imprese del Mezzogiorno

In foto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) guarda alle imprese del Mezzogiorno. L’ultimo decreto firmato dal Ministro Adolfo Urso ha, infatti, stanziato 300 milioni di euro a sostegno di progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la competitività delle PMI di cinque Regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia) più le Isole (Sardegna e Sicilia), che usino tecnologie abilitanti fondamentali, le cosiddette Key Enabling Technologies (KETs). Si tratta, in particolare, di intelligenza artificiale, materiali avanzati e nanotecnologia, sistemi avanzati di produzione, fotonica e microelettronica e nanoelettronica, tecnologie delle scienze della vita, connessione e sicurezza digitale.

Questa novità sarà gestita da Mediocredito Centrale ed attivata nell’ambito del “Fondo crescita sostenibile” (FCS), destinato al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell’apparato produttivo. Imprese (industriali e agroindustriali), organismi e centri di ricerca potranno quindi, oltre a richiedere finanziamenti agevolati, ottenere la concessione di un contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili sulla base della dimensione dell’impresa richiedente: 35% per le imprese di piccola dimensione; 30 per cento quelle medie e 25% per quelle grandi. Per gli organismi di ricerca, il 60% per attività di ricerca industriale e il 40% per lo sviluppo industriale.

I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili tra gli 1 e 5 milioni di euro e per le imprese, non oltre il 60% della media del fatturato relativo agli ultimi 2 anni.

Questo nuovo provvedimento bissa quello dello scorso 19 maggio, quando il MIMIT aveva pubblicato un bando, che prevedeva uno stanziamento di 400 milioni di euro, dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, per rafforzare la transizione verso una crescita sostenibile e la competitività delle PMI delle regioni del Mezzogiorno, sempre collegata a progetti connessi all’utilizzo delle ultime tecnologie digitali, come la realtà aumentata e il cloud. Per continuare a costruire un Sud innovativo, moderno, migliore.