Apri i social e scegli una carta: la cartomanzia ai tempi del marketing online

Tarocchi, cartomanzia e astrologia. I medium e i professionisti dell’occulto vivono di like e di migliaia di seguaci, a cui si affidano amore, futuro, indicazioni e speranze, in carte che spedite viaggiano nei reel dei social. Apri instagram o tik tok e in un attimo scegli la carta. Video accattivanti, coinvolgenti, dal tono di voce pacato e fluido, con colori caldi, le carte iniziano a “parlare”, perlopiù di amore, ma non solo. Apri un social e scegli una carta: la nuova ondata di follower passa dai tarocchi. Uno dei trend più seguiti è proprio la cartomanzia, come strumento per fuoriuscire dagli schemi imposti dalla società, con piglio di predire il futuro o asserire verità. O come mezzo per capitalizzare visualizzazioni. In Italia cresce il mercato dell’occulto: ogni anno oltre 13 milioni di italiani si rivolgono a maghi e cartomanti per un giro d’affari che supera gli 8 miliardi di euro. Sono invece, circa 155 mila i maghi, gli astrologi, cartomanti e veggenti. L’immagine classica dell’anziana signora alla fiera col banchetto o del cartomante dal banchetto in tv è spazzata via dai social, dove in pochi secondi di video, rivelano, incoraggiano, invogliano, in privato poi si approfondiscono consulenze e percorsi. Fatturato totalmente in nero, stimato in circa 6.3 miliardi di euro, sulla base di una spesa media pari a 500 euro. Paura del futuro, ma anche trovare un impiego o un amore non ricambiato. Sempre più persone si affidano ai tarocchi e ai presunti veggenti per trovare risposte. Un business che si aggira anche ai 30.000 consulti al giorno che si regge su insicurezza e vergogna. Ad accumunare chi ricerca il benessere nei tarocchi, c’è molto spesso un sentimento: il sentirsi perduti nella società attuale. In rovina, senza valori, capitalista, instabile. Che non crea le condizioni per l’autodeterminazione, ma al contrario impone un cammino, il cui abbandono comporta smarrimento, difficoltà ad adattarsi. Nel caso di importanti fallimenti personali e delusioni come la perdita del lavoro, la fine di una relazione, le persone devono ricorrere alle proprie capacità di resilienza, ossia la capacità ad adattarsi a nuove situazioni e non tutti sono capaci o disposti a farlo da soli. Secondo un report proprio la perdita del posto di lavoro è la terza motivazione che “spinge” le persone a rivolgersi ai maghi. Anche il Codacons ha esposto i motivi sempre più crescenti tra cui la grande incertezza che regna sul futuro, le difficoltà nel trovare lavoro, i problemi economici e la speranza di risolvere la propria situazione negativa, spingono un numero crescente di italiani a cercare risposte nella cartomanzia, negli oroscopi a pagamento e nella magia. Nel rivolgersi a figure come i maghi, la mente viene ingannata, che anziché procedere ad operazioni cognitive “faticose”, nel responso del “mentore” la persona riceve una serie di risposte che vengono raccolte passivamente e che vengono fornite in un modo tale da indurre inconsapevolmente il soggetto ad adattarle alla propria situazione trovandole rassicuranti. In termini più confortanti spingono il soggetto a pensare di essere esonerato dalla risoluzione del problema, trasferendo l’attivazione responsabile al mago. Sono stimati in circa 30.000 i consulti giornalieri, per un costo a prestazione che va da 50 a 1000 euro. A maghi e guru non si affidano solo adulti ma anche migliaia di giovani adolescenti. La spiegazione è da ricercare nella “soluzione facile”, nel “senso di sicurezza”, perché le sfide disorientano e spaventano i giovani d’oggi, e l’idea di un “mago – facilitatore” è una ipotesi che viene presa in considerazione rapidamente e risulta maggiormente comoda. Il fenomeno è in spaventosa crescita e a questo si associa anche un altro aspetto inquietante: la dipendenza da maghi e cartomanti, che spesso distrugge economicamente interi nuclei familiari. Oggi, i maghi e i maestri spirituali possono contare sul senso di precarietà che caratterizza il momento storico e il ricorso alla “magia” e ai suoi “associati” è un ingannevole rimedio con costi alti da pagare non solo in senso economico ma ancor di più in benessere psichico. Ci piacerebbe che esistesse qualcuno in grado di risolvere magicamente i nostri problemi e che possa darci le risposte che nessuno conosce, specialmente quando soffriamo molto, come durante un lutto. Ma è una illusione temporanea, pagata a caro prezzo.