Pd, Bonaccini federa le correnti: Prossimo passo di “Energia popolare” a settembre

120
in foto Stefano Bonaccini

“Quello di oggi è un primo passo e a settembre ne faremo un altro. Abbiamo bisogno in tutti i territori di portare un contributo di ‘Energia popolare’. Alle difficoltà non rispondiamo mettendoci in panchina, o sedendoci sulla sponda del fiume o del ramo. Ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro. Il successo del Pd dipende anche da noi”. Lo ha detto Stefano Bonaccini nel suo intervento di chiusura della kermesse “Energia popolare” a Cesena. Dopo la candidatura alle ultime primarie, il presidente del Pd prova così a mettere insieme diverse anime del partito.

Più precisamente, l’obiettivo pare quello di federare i sostenitori della sua mozione in un’area riformista “extralarge”. In platea c’è Base Riformista, con Guerini e Francesco e Alessandro Alfieri. C’è Graziano Delrio, della componente cristiano-sociale. C’è Piero Fassino, che porta l’esperienza di Iniziativa Democratica. Per i Giovani Turchi di Matteo Orfini arriva Giuditta Pini. Si vedono anche Pierluigi Castagnetti e i sindaci: da Antonio Decaro a Giacomo Possamai, da Beppe Sala a Matteo Ricci, passando per Giorgio Gori. E c’è anche Gianni Cuperlo.

“Vogliamo che ‘Energia popolare’ si trasformi in energia democratica. Io non intendo ricoprire altri ruoli – ha aggiunto Bonaccini – Ieri lo slogan alla festa dell’Unità era ‘Uniti, più forti’: dobbiamo lavorare per questo. Se pensassimo di indebolire Elly Schlein noi indeboliremmo noi stessi. Se pensiamo che le nostre divisioni ci rafforzano sarebbe un grande regalo alla destra. Essere uniti noi è la premessa per vincere. Ma dobbiamo avere una proposta alternativa alla destra”.