Il Piano Mattei e l’interesse internazionale intorno ad esso. Come sta cambiando il rapporto con il Nordafrica

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in foto Ursula von der Leyen (foto da Imagoeconomica)

Domenica appena trascorsa ancora una volta è stata tempo di una trasferta non vacanziera della premier Meloni in Tunisia. Lì ha incontrato la Commissaria Von der Leyen e il premier olandese Rutte. Nel pomeriggio, tutti Insieme sono stati ricevuti dal Premier di quel paese, Saied. L’incontro era stato organizzato dalla Premier italiana e non è un particolare di scarso rilievo. Il Piano Mattei, che la vede sostenitrice convinta, sta assumendo sempre più interesse internazionale e sarà bene approfondire l’argomento, partendo dal tempo che fu, ovvero da oltre mezzo secolo fa.

Scavalcando a piè pari, per quanto sia stata importante, la parentesi della Presidenza Mattei, talvolta non proprio lineare, ma comprensibile in base all’affermazione “à la guerre comme à la guerre”, tutto quanto l’Eni ha fatto e sta facendo negli ultimi cinquanta anni, prende le mosse dalla Visione prospettica, la maiuscola non è un refuso. Quella stessa che illuminò il suo Fondatore con ampio margine di anticipo su come sarebbe evoluta nel mondo intero la questione energetica. Chi e cosa hanno riportato in auge la figura di quel Grand Commis, dotato tra l’altro di una ottima capacità di dialogo con interlocutari di altre culture e religioni, non sono stati solo gli accordi di natura commerciale messi a segno a quella latitudine. Se è vero che gli argomenti in discussione si sono diversificati, pur rimanendo tutti dell’importanza originaria, la vera novità che ha creato il ritorno di fiamma tra Europa e Africa è stato qualcosa che era rimasto in soffitta da troppi anni: il modo di approcciare il Nordafrica da parte di chi vuole essere in sintonia con essa, da rivedere alla luce di quanto è cambiato dai primi accordi in era moderna tra i due governi. Per ora incentrati su argomenti specifici, sono indirizzati a trasformarsi nel tempo in scelte strategiche. Saranno prese dal Marocco insieme all’ Italia e alla EU, dopo aver collaudato a stretto giro quel nuovo tipo di collaborazione.

Pausa di riflessione: a Tunisi c’ è una piazza intitolata a Enrico Mattei e l’iniziativa di riqualificare i rapporti tra i due paesi è stata presa dal professor Mario Draghi, vigente il suo governo. Tali relazioni stanno diventando a pieno titolo rapporti di collaborazione sistematica alla pari e a tutto tondo, È di fatti in via di appianamento il terrapieno dirimpettaio della Sicilia che funge da alveo di contenimento per il mare Mediterraneo. Ciò supporta la tesi che anche in futuro il bordo a nord della piscina Mediterraneo resterà il Bel Paese. Di conseguenza, quasi tutto e di ogni genere che prenderà il largo da quelle coste diretto al Nord Europa, verrà in contatto con il Vecchio Continente proprio nel sud  della Penisola. Tutto lascia credere che la comunità internazionale sia sul punto di assistere a una trasformazione più che importante, probabilmente epocale, delle relazioni tra Europa e Africa.

Esso finirà per condizionare l’ assetto politico economico dell’intero pianeta per un periodo consistente. Pur essendo da considerare in positivo tale nuovo corso della storia, a più di uno farà tremare le vene ai polsi. È normale, l’ umanità ha già avvertito altre volte questa sensazione e finora è andato tutto bene. Non c’è motivo di credere che questa volta avvenga diversamente. C’è una postilla da aggiungere. L’Italia ha avuto frequentazione del Continente Nero risalente alla Roma imperiale che  certamente non era  equilibrato. La fase più recente, quella della colonizzazione da parte dei paesi europei a partire dalla fine dell’altro secolo, fu tutt’altro che idilliaca. Oggi il Nord d’Oltremare si sta riproponendo per una sonata a quattro mani, tenuta insieme da eccellenti maestri che tenteranno di non prendere stecche. Molto sulla riuscita di tale proposito dipenderà dalla circostanza che si originera  con il do ut des che si proporranno a vicenda i protagonisti. Nella migliore delle ipotesi, l’intera vicenda non sarà una passeggiata e tanto dovrà ispirare attori e comparse. Non si potrà certamente pensare che comunque andrà sarà un successo, anzi! Qualcuno si potrebbe  far male e non poco.