Esodo estivo, più sicurezza sulle strade. Impero (SMA Road Safety): Guardrail nemico silente

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in foto Roberto Impero (immagine da comunicato stampa)

L’incidentalità stradale, purtroppo, rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nel mondo. Nel 2021, dati Istat, sono stati solo in Italia 2.875 le morti provocate da sinistri stradali; una triste media di 8 decessi al giorno. Il costo sociale ed economico di queste vite spezzate ammonta a 16,4 miliardi di euro: pari allo 0,9 % del Pil nazionale. È interessante notare come la fuoriuscita o sbandamento del veicolo rappresenti la seconda tipologia di incidenti a veicoli isolati, con 12.384 sinistri e 521 decessi. Le morti legate all’urto contro ostacoli fissi, presenti all’interno o all’esterno della carreggiata, sono state invece 238 sul totale.

Da questi dati emerge chiaramente come l’Italia sia ben lontana dal centrare l’obiettivo di zero vittime in strada prefissato dalla UE, ma anche di quanto la sicurezza stradale attiva, legata al comportamento del guidatore, e quella passiva, inerente alle infrastrutture stradali, giochino entrambe un ruolo determinante nel raggiungimento di questo ambizioso traguardo.

È di questo avviso Roberto Impero, Ceo di SMA Road Safety, azienda campana che sviluppa dispositivi di ultima generazione per salvare vite umane sulle strade di tutto il mondo, “quando si parla di sicurezza stradale si tende a pensare unicamente al comportamento dell’automobilista. Un ruolo determinante lo giocano, invece, anche le condizioni delle infrastrutture stradali e la presenza o meno dei dispositivi di ritenuta a protezione degli ostacoli. Le cuspidi stradali, i piloni in galleria, i pali segnaletici sono spesso sprovvisti di apposito attenuatore d’urto, così come i filari di alberi che costeggiano le strade molto frequentemente non sono protetti da adeguate barriere laterali. In caso di perdita di controllo del veicolo, per le più svariate ragioni, tutti questi punti scoperti possono trasformare la fatalità in tragedia. Il nemico silente più pericoloso per l’incolumità di tutti noi automobilisti, in particolare, è il guardrail: la sua parte terminale, speso ripiegata su sé stessa, se non protetta da apposito terminale, durante l’impatto si trasforma in una lancia che penetra nell’abitacolo. Da cittadino è inaccettabile che alcuni ostacoli, nonostante sia chiara la loro reale pericolosità, siano ancora oggi sprovvisti di adeguate protezioniCi troviamo di fronte a una sottovalutazione del pericolo, da nord a sud, e in ogni ordine di strada, dai tratti cittadini a quelli extraurbani”.

Sono queste le ragioni che hanno portato SMA Road Safety a rendere accessibile a tutti gli addetti ai lavori e alle istituzioni il proprio know how tecnico nel campo della sicurezza stradale passiva, presentando gli approcci più innovativi per la protezione degli ostacoli e il monitoraggio di strade, traffico e dinamiche degli incidenti, attraverso dei seminari tecnici che si sono da poco conclusi in diverse città italiane.

In ogni tappa il team di SMA ha fornito ai partecipanti preziose informazioni sulle caratteristiche tecniche dei dispositivi di sicurezza stradale, ponendo l’accento sull’importanza di una corretta selezione e installazione degli attenuatori d’urto, dei terminali di barriera, di guardrail e new jersey.

A sostegno della sicurezza stradale in Italia entra in soccorso il Decreto Legislativo del 30 aprile 1992 che, all’articolo 208, destina alla sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale il 50% dei proventi generati dalle sanzioni; mentre l’articolo 142 prevede che le somme incassate dalle multe per eccesso di velocità vengano interamente reinvestite per la sicurezza stradale in generale. Quel che è emerso da un recente report, stilato dall’ASAPS in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Guarnieri, che ha analizzato quali progetti siano stati realizzati con l’impiego dei ricavi delle sanzioni stradali, nelle 14 principali città italiane, nel biennio 2021-2022, è che i comuni siano propensi a impiegare i proventi delle multe per coprire costi già sostenuti dalle amministrazioni e assegnati “a posteriori” alla categoria del miglioramento della sicurezza stradale, anche se nulla ne hanno a che fare.

“Da anni mi batto in prima persona per far comprendere l’importanza di una sicurezza stradale passiva e preventiva, tema che oggi, con “Vision Zero” della UE assume ancora di più un peso specifico. Occorre avere uno sguardo orientato al futuro; per fortuna le nuove strade vengono realizzate ponendo oggi attenzione anche agli ostacoli da proteggere, ma nel nostro Paese sono davvero tante le tratte vetuste, piene di pericoli che con cadenza periodica mietono vittime. Il costo della mortalità stradale incide per lo 0,9% sul PIL nazionale, un’enormità rispetto a quanto costerebbe adottare i dispositivi salvavita a protezione dei punti pericolosi. Le vite umane dovrebbero valere molto di più di qualsiasi investimento economico: lalibi della mancanza di budget non regge più. È necessaria una mappatura puntuale delle nostre strade per identificare i punti pericolosi e metterli una volta per tutte in sicurezza. Non è solo una questione etica, è un obbligo di legge” conclude Roberto Impero, Ceo di SMA Road Safety.