A Benevento le streghe tornano a danzare

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di Massimiliano Craus

Campania felix ma anche covo di streghe e di tanta danza. Ecco un incipit del festival Struscio di Streghe, in scena a Benevento dal 7 al 9 luglio, dove danza, arte, musica e streghe troveranno un porto sicuro. Ebbene sì, il Balletto di Benevento di Carmen Castiello e la Fondazione Terre Magiche Sannite hanno pensato proprio le cose in grande ed in itinere, a passeggio per tre giorni in giro tra la Piazza Santa Sofia, il Cortile Rocca dei Rettori e Piazza Roma, oltre che nella splendida location dell’anfiteatro romano, con un viaggio dedicato alla valorizzazione delle streghe. La commissione scelta per il primo concorso Struscio di Streghe, nome quanto mai inequivocabile, vede la madrina Clotilde Vayer, direttrice della Compagnia di Balletto del Teatro di San Carlo di Napoli, l’etoile internazionale Raffaele Paganini e con le preziose consulenze di Maged Mohamed, coreografo del Bayeriche Staatsoper, del direttore del Conservatorio di Benevento “Nicola Sala” Giosué Grassia, dell’eco designer dell’Atelier Franco Francesca e per le acconciature di Roberto Petroccia.

Nomi e cognomi scelti per andare incontro alle esigenze artistiche e culturali della Fondazione Terre Magiche Sannite Ets, impegnata nella ricerca del fenomeno stregonico a livello nazionale ed internazionale. Si occupa infatti di veicolarne la valenza storica e sociale attraverso produzione culturale e promozione artistica studiando e portando alla ribalta i luoghi, le storie e le leggende delle streghe di Benevento e del Sannio. Tutto condito dalla danza del Balletto di Benevento che, negli undici anni di vita, si è distinto più volte al “Festival Benevento Città Spettacolo” con la performance “Racconti mediterranei”, che ha raccolto un grande successo di pubblico e di critica. Da lì le stagioni successive con “Bolero” al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, “Lo Schiaccianoci” al Teatro Massimo, “Carmen” con Josè Perez ed Odette Marucci al Teatro Romano di Benevento, “Voci di Donne” e “Romeo e Giulietta” ancora al Teatro Romano, “West Side Story”, “Omaggio a Fellini – La Strada e i suoi Ricordi Carla Fracci e Giancarlo Giannini si raccontano…” con la partecipazione straordinaria di Carla Fracci, Giancarlo Giannini e Beppe Menegatti al Teatro Romano di Benevento. Undici anni di successi che cercano la conferma con lo Struscio di Streghe, proprio dove la magia nel territorio ha lasciato tracce fin dall’epoca romana in cui era molto diffuso il culto di Iside, definita “Signora di Benevento”. San Bernardino (1426) nelle sue predicazioni, che diedero inizio alla caccia alle streghe, ha considerato Benevento e il circondario come un luogo dove le streghe si ritrovavano per il Sabba, giungendovi da ogni parte.

Successivamente ne ha scritto Pietro Piperno (1635 e 1640) raccontando dei riti omofagici e di danze voluttuose intorno al Noce Magico in epoca longobarda. Molti artisti, nei secoli successivi, ispirandosi ai racconti di Piperno, hanno rappresentato, nella danza, nel teatro, nella musica, nella pittura e nella letteratura le vicende di tante donne, considerate streghe, il cui unico torto era quello di non volere assoggettarsi al volere altrui. “Rievocare queste vicende, spesso tragiche, significa per noi condurre una battaglia culturale valida ancora oggi – spiega Carmen Castiello – La janara, la donna del mistero vestita di un fascino senza tempo, è ancora oggi in grado di ammaliare e stupire. Avvolta da un’aura di magia, in eterno conflitto tra l’occulto e il manifesto, la figura della janara si è insinuata nelle pieghe più intime del popolo sannita divenendone indiscusso emblema. Più volte abbiamo danzato e combattuto al fianco delle donne più fragili e continueremo a farlo. Stavolta sfruttando l’onda lunga della stregoneria così cara a questa terra da valorizzare ogni giorno di più. Noi ce la mettiamo tutta!”. E con la danza il festival Struscio di Streghe avrà un grande appeal, sarà un concorso aperto a compagnie di danza, scuole di danza e licei coreutici in una tre-giorni di studio, conoscenza, riflessione, arte, gioia e festa popolare. In particolare l’esperienza offerta ai partecipanti al concorso si snoderà su due giorni e comprenderà un percorso formativo articolato in tre laboratori coreografici incentrati sulla ricerca di movimento legata rispettivamente a tre dimensioni dell’essenza della janara: corpo, mente e spirito. I laboratori si terranno nel centro storico della città e saranno accompagnati da musica dal vivo con gli esperti a fare da Cicerone. Seguirà una restituzione dei laboratori con esibizione artistica ed un incontro culturale con esperti e figure professionali per approfondire sociologicamente e antropologicamente la figura della janara. Per avere maggiori informazioni suggeriamo il sito ufficiale https://www.terremagichesannite.it/ o scrivere direttamente a info@ballettodibenevento.it.