Dopo una lunga malattia, è morto all’età di 69 anni Maurizio Pucci. Storico dirigente pubblico, già assessore ai Lavori pubblici con Ignazio Marino. Voluto dal sindaco Gualtieri come coordinatore dei servizi di accoglienza per il Giubileo 2025, Pucci era l’uomo che aveva già coordinato i cantieri per il Giubileo del 2000. ”Era dotato di una forte intelligenza politica e anche di una cultura autodidatta, ma a largo raggio. Eppure, il campo in cui era veramente un gigante era quello dell’amministrazione pubblica”, è il ricordo del dem Goffredo Bettini in lungo post su Facebook. ”Pratico e decisionista, realistico e equilibrato. È stato un vero artigiano delle cose belle.È stato molto sottovalutato. Ha avuto responsabilità importanti, ma al di sotto dei meriti acquisiti sul campo.Nel suo lungo itinerario, solo Ignazio Marino lo volle come assessore. Lavorò benissimo; anche se alla fine il loro rapporto si incrinò. Maurizio, comunque, nelle politiche del territorio è stato decisivo sul tema dei rifiuti, sul Giubileo del 2000, sui lavori pubblici”. ”Ma è stato, soprattutto, il protagonista della costruzione dell’Auditorium. Quando, da landa desolata, cominciò a prendere lentamente corpo. Lo chiamai nel momento in cui Rutelli, grande Sindaco e di grandi intuizioni, mi affidò la presidenza della Fondazione Musica per Roma, con la responsabilità di portare a conclusione quell’opera che sembrava maledetta. Oggi l’Auditorium splende in tutta la sua bellezza ed è, tra tanti, uno dei lasciti incancellabili delle giunte di centrosinistra.Pucci ha vissuto per anni nel cantiere. Con Luciano Berio, con Renzo Piano, con i dirigenti di Impregilo, con il sottoscritto.Ma lui, in prima persona, si è assunto responsabilità pesanti e ha risolto problemi che sembravano insormontabili.Maurizio sapeva rischiare. E sapeva parlare sia al grande musicista e al grande architetto, sia all’ultimo degli operai; molti dei quali diventarono suoi amici.