E’ stato progettato un piccolo robot ispirato a un pangolino, in grado di eseguire procedure mediche sicure e minimamente invasive all’interno del corpo. Lo dimostra lo studio condotto dai ricercatori del Max Planck Institute for Intelligent Systems di Stoccarda, in Germania, pubblicato su Nature Communications. Questi robot morbidi e non vincolati potrebbero un giorno essere in grado di accedere a regioni del corpo difficili da raggiungere, come lo stomaco e l’intestino tenue, modificando la loro forma. In passato sono stati sviluppati robot magnetici morbidi e robot formati da metalli solidi per procedure mediche minimamente invasive, ma la loro funzionalità e sicurezza è stata limitata. Nonostante le squame di cheratina, i pangolini possono muoversi in modo flessibile e senza ostacoli organizzando le loro squame rigide in una struttura sovrapposta. Ispirandosi ai pangolini, Metin Sitti, del Max Planck Institute for Intelligent Systems di Stoccarda in Germania, assieme ai suoi colleghi, ha progettato un millirobot, ovvero un dispositivo prototipo destinato a viaggiare nel flusso sanguigno o intorno all’occhio, delle dimensioni di 1 cm per 2 cm per 0,2 mm, con un rivestimento a squame sovrapposte e con capacita’ di riscaldamento, modellazione e rotolamento su richiesta. In esperimenti di prova in laboratorio, i robot sono stati in grado di riscaldare sino alla temperatura di 70 C e di eseguire trattamenti medici su tessuti con potenziali applicazioni cliniche future, tra cui l’ipertermia per il trattamento del cancro o l’arresto di emorragie in regioni difficili da raggiungere. Inoltre, i robot sono in grado di smagnetizzarsi per rilasciare un carico sui tessuti, che potrebbe essere utilizzato in futuro per la somministrazione di farmaci. Sebbene siano necessari ulteriori test, questa tecnologia potrebbe essere un utile strumento clinico per la consegna di carichi terapeutici e applicazioni di terapia del calore.