Mercoledì 31 Maggio 2023, dopo averlo comunicato al Cremlino, Berlino ha annunciato la chiusura di quattro dei cinque consolati russi in Germania. Rimarranno aperti solo l’Ambasciata russa a Berlino di cui l’Ambasciatore Sergey Nechaev e un consolato. La Russia ha consolati a Bonn, Francoforte, Amburgo, Lipsia e Monaco, con il ministero degli Esteri – informato bruscamente dagli omologhi tedeschi – che deciderà quali chiudere e tenere aperti. Si tratta, evidentemente, di una misura di ritorsione, dopo che Mosca ha recentemente ordinato di limitare a 350 il numero di diplomatici tedeschi autorizzati a rimanere in Russia, compresi quelli che lavorano in enti culturali e scuole. Nei giorni scorsi, infatti, Mosca aveva deciso di ridurre di 280 unità, entro la data del 1° giugno, il numero dei dipendenti dello Stato tedesco che lavorano in Russia, su un totale di oltre 600. Molti di loro sono russi, o con doppia cittadinanza. Lo stesso Vladimir Putin – essendo stato del “mestiere” ai tempi del KGB, di stanza cinque anni proprio in Germania (dell’Est), a Dresda – è ossessionato dai diplomatici e dai funzionari di ambasciate e consolati: in loro vede potenziali spie… Nel bel mezzo di una situazione di stallo, la Germania si vede costretta a ridurre al minimo la sua sede diplomatica aperta in Russia: Berlino chiuderà i suoi consolati a Ekaterinburg, Novosibirsk e Kaliningrad entro novembre. Rimarranno aperti solo l’Ambasciata a Mosca e il consolato a San Pietroburgo. La mossa riflette un nuovo minimo storico nelle relazioni tra Mosca e Berlino, dall’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022.