Medicina estetica, interventi verso esenzione Iva

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La mozione per rendere esenti da Iva terapie e interventi di chirurgia e medicina estetica “è sacrosanta, perché parliamo di atti medici a tutti gli effetti. Ed è altrettanto sacrosanto chiarire definitivamente con una normativa ad hoc il regime fiscale di queste terapie”.

Così il presidente della Società italiana di Medicina estetica (Sime), Emanuele Bartoletti, commenta all’Adnkronos Salute la mozione in materia presentata dalla deputata di Forza Italia Annarita Patriarca,”che – aggiunge Bartoletti – ringrazio molto per aver posto attenzione a questo problema che ci riguarda ormai da anni, dal momento che non c’è una normativa chiara sull’Iva. Un vulnus che va sanato”, ammonisce.

“La chirurgia così come la medicina estetica, che è quella più sotto accusa – ribadisce il presidente Sime – è medicina a tutti gli effetti, quindi ritengo non debba essere gravata da Iva. Si tratta di terapie che vengono fatte dopo una diagnosi quindi dopo un atto medico, dopo una visita molto articolata – sottolinea – tanto accurata che spesso permette di scoprire altre malattie: dalla sindrome metabolica a problemi di tiroide, fino a tumori della pelle o del seno magari in pazienti che erano andate per un neo o una macchia della pelle”.