Il made in Italy raddoppia sui canali Amazon dal 29 maggio al 2 giugno per le “Giornate del Made in Italy digitale“, promosse congiuntamente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con ICE Agenzia e Amazon. Le offerte di prodotti italiani saranno 13mila, lo scorso anno erano 8mila, e saranno presenti in 11 Paesi. Dall’Europa agli Stati Uniti, passando per Giappone ed Emirati Arabi Uniti, con importanti novità relative ai mercati di Polonia, Svezia e Olanda, che lo scorso anno non facevano parte dell’iniziativa.
A presentare il progetto questa mattina nella sede della Farnesina tre ministri del governo Meloni: Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. In sede tecnica, gli interventi poi di Matteo Zoppas, presidente dell’ICE, e Mariangela Marseglia, Vice Presidente Amazon – Country Manager – Italia e Spagna. A concludere l’evento, la tavola rotonda con Anna Bortolussi, general manager marketplace Europe, brand owners and seller success Amazon Europa, e moderata da Lavinia Spingardi, a cui hanno preso parte tre aziende cresciute grazie al Made in Italy e all’online: Omada, rappresentata dall’Ad Alessio Adamo; Cear Ceramiche, con Anna Romano; Valle del Crati Group, presente con il developer, Amazon specialist & e-commerce manager Fabiano Mainieri; Mr. Moris, con il general manager Daniel Raccah.
Tajani: export italiano vale 600mld ma fare di più in Ue con piattaforme digitali
“L’export italiano lo scorso anno ha raggiunto quota 600 miliardi ma va rinforzato ancora di più all’interno dell’Ue, dove il giro di affari è di 200 miliardi per le nostre imprese. Occorre fare di più attraverso le piattaforme digitali”, ha esordito il vicepremier Antonio Tajani, padrone di casa alla Farnesina dell’iniziativa congiunta Maeci-Ice presentata oggi a Roma. Un riferimento anche ai prodotti dell’agroalimentare e alla conquista di nuovi spazi di mercato “occupati oggi dal finto italiano dell’italian sounding” e frenato anche dal problema dei dazi, “che affronterò – dice – già dal prossimo viaggio negli Stati Uniti”. “Il nostro è anche un modello culturale – rilancia -, perché la Dieta mediterranea significa salute, non è soltanto una questione economica”. Di qui Tajani si sofferma su quanto fatto per valorizzare il Made in Italy in chiave digitale. “Sono stati già sottoscritti 56 accordi con le maggiori piattaforme per portare i prodotti italiani in 34 paesi e affiancare così 9500 aziende. Sono già 2500 le Pmi che arrivano in diversi mercati attraverso la rete internet, ma non mi accontento, perché le piccole e medie imprese italiane sono quattro milioni e devono essere sostenute dal governo”. Quindi un ringraziamento a Ice, Sace, Simest e “a tutte le organizzazioni che promuovono le esportazioni del nostro Paese”, l’attenzione è soprattutto per le realtà produttivie di ridotte dimensioni “non perché non vogliamo occuparci delle grandi aziende ma perché le Pmi hanno bisogno di un’assistenza costante e di buone leggi. Servono strumenti innovativi anche per la presentazione e la conoscenza dei prodotti sui mercati stranieri, le piattaforme sono sinonimo di pubblicità e utili non solo per l’acquisto, ecco perché queste Giornate del Made in Italy digitale possono rappresentare un punto di svolta per la promozione dei nostri prodotti”, ha rimarcato Tajani.
Lollobrigida: Noi superpotenza alimentare, insegniamo a mangiare al mondo
“L’agroalimentare italiano è sinonimo naturale del termine qualità, rappresenta questo nel mondo. Con il presidente Zoppas e direttore Luongo di Ice c’è una collaborazione fattiva, uno spirito di collaborazione che è anche interministeriale e che ci consente di presentarci come unicum. Siamo una nazione che non ha particolari multinazionali in grado di orientare i mercati, però ha una qualità eccezionale che se sostenuta da un sistema che – se si sa coordinare – può rappresentare un elemento di forza e di benessere nel resto del mondo. Occorre difendere la qualità dei nostri prodotti come elemento di discernimento nell’acquisto e far sì che tutti possano acquistare buon cibo, discostandoci da modelli che vendono cibo a prescindere dalla qualità, sulla base del prezzo”. Così nella prima parte del suo intervento Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. “Noi siamo abituati a mangiare bene, abbiamo un tradizione alimentare eccellente, indicata da nonne e mamme, ma nel resto del pianeta non è così”, ha rincarato. Riferendosi agli Stati Uniti, ad esempio, Lollobrigida ha osservato: “Ho difficoltà a farmi insegnare da loro come si mangia”. Infine, il ministro ha ribadito che “il governo intende difendere il modello Italia, dialogando con tutti ma difendendo” le tradizioni nazionali e la qualità che ne deriva.
Urso: Per aziende online è canale fondamentale per internazionalizzarsi
“L’impatto di Amazon per il sostegno all’export delle Pmi italiane è importante”, ha esordito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo all’evento di lancio de “Le Giornate del Made in Italy Digitale” da remoto. “Le aziende hanno compreso come l’online sia un canale fondamentale per internazionalizzarsi”, specialmente per le Pmi “che hanno prodotti di eccellenza in nicchie di mercato significative”, ha detto il ministro. Urso ha citato anche il “dossier fondamentale dell’eco-design”, che riguarda in particolare la filiera del tessile. Il ministro Urso ha anche firmato oggi il decreto che istituisce un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle Pmi dei territori delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Il decreto prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027). Obiettivo della misura è sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese nelle regioni del Mezzogiorno mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo il Piano Transizione 4.0. Per avere accesso all’incentivo i progetti presentati devono prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti (per esempio cloud, realtà virtuale) destinati all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione, alla realizzazione di nuovi prodotti, o alla modifica del processo di produzione già esistente o alla realizzazione una nuova unità produttiva.
Cavo: Da audizioni Parlamento richiesta di sostegno all’export ed e-commerce
Per Ilaria Cavo, vicepresidente della X Commissione (Attività produttive, Commercio e Turismo) della Camera, gli oltre 100 soggetti auditi dal Parlamento chiedono soprattutto “formazione, sostegno sul made in Italy e sull’e-commerce”. Il deputato ha messo in evidenza come “sia stata condotta un’indagine, le cui risultanze sono pubbliche, rispetto all’export delle aziende italiane e che le esigenze manifestate vanno nella direzione di misure concrete per poter interagire con l’estero che con i nuovi mercati digitali”.
Zoppas: Chiediamo agli operatori e-commerce di aiutare con la formazione le Pmi
“L’Ice dal 2019 ha coinvolto circa 10 mila aziende nell’e-commerce”, ha spiegato prendendo la parola alla Farnesina il presidente dell’Ice, Matteo Zoppas. “Abbiamo portato a termine 55 accordi, creato partnership di marketplace con gli operatori mondiali, aperto 45 vetrine digitali in 34 Paesi diversi e generato più di 260 milioni di euro di fatturato solo con l’aiuto dato alle aziende del Made in Italy sull’e-commerce”, ha rilanciato. Rispetto agli oltre 600 miliardi di euro all’anno delle esportazioni italiane, Zoppas ha fatto notare come l’agroalimentare valga “60mld, il vino 8mld, l’e-commerce con il suo 9 per cento almeno 60 miliardi, ossia quanto tutto l’agroalimentare italiano verso l’estero”. “La cosa che più manca e che chiediamo agli operatori e-commerce è proprio la formazione”, ha aggiunto. “Serve maggiore aiuto alle aziende per capire come interpretare cavilli burocratici e fare vendita online”. Poi un passaggio sulla passata edizione delle Giornate del Made in Italy digitale. “La vetrina creata su Amazon è cresciuta del 106% all’anno dal 2019, è un’operazione di successo che vogliamo continuare ad aumentare. L’anno scorso 72 milioni di persone sono state raggiunte nei Made in Italy Days “, ha aggiunto.
Marseglia: Online primo driver di crescita per il Paese
“Siamo sulla buona strada per generare 1.2 miliardi di export di imprese italiane”, ha dal canto suo evidenziato Mariangela Marseglia, Vicepresidente Amazon – Country Manager – Italia e Spagna, intervenendo oggi da remoto a “Le Giornate del made in Italy digitale”. “Credo che possiamo fare molto di più collaborando anche con Ice per aumentare la presenza delle imprese sul digitale e aumentare il fatturato di queste imprese”, ha osservato Marseglia. “L’e-commerce è una grande opportunità per il Paese, è molto concreta” perché “genera un fatturato complessivo con i pagamenti e la logistica compresi da 71 miliardi di euro”. Marseglia ha anche sottolineato come l’online sia “il primo driver di crescita per il Paese, una filiera che impiega 400mila persone” anche se “solo 1 impresa su 10 italiana utilizza mezzi del digitale rispetto ad altri paesi dove il numero è circa il doppio”. Ma, ha osservato la Vp di Amazon, “tutto ciò dimostra che lo spazio di crescita è ampio”.
La tavola rotonda con le aziende: Nostro fatturato cresciuto con e-commerce
“Nella vetrina di Amazon Made in Italy, lanciata nel 2015, grazie a partner di eccezione come Ice, Regioni e Ministero Esteri, oggi contiamo 5.500 imprese che offrono più di un milione di prodotti: parliamo di Europa, America e anche Giappone”. A sottolinearlo è stata Anna Bortolussi, general manager brand owner and seller success, Amazon Eu, intervenendo alla tavola rotonda con le aziende moderata oggi alla Farnesina da Lavinia Spingardi. “E’ stata una iniziativa per supportare aziende locali che cercavano una soluzione per la digitalizzazione e la internazionalizzazione e made in ITALY è un esempio virtuoso di sinergia fra pubblico e privato di cui abbiamo bisogno per fare la differenza sul territorio”, ha aggiunto. Quindi la parola è andata ad Alessio Adamo, amministratore delegato di Omada Design, che ha raccontato la propria esperienza in cui “l’e-commerce è stata una vera e propria svolta, e la pandemia non c’entra perché era un passaggio doveroso ma fino a 4-5 anni fa completamente sconosciuto”. Oggi “il commercio online rappresenta la metà del fatturato con incrementi annui di circa il 2000%”. “Per noi è stato veramente importante essere nel mondo andando sul web” e “portiamo nel mondo il Made in Italy fatto di tanta passione”, ha detto inoltre l’ad di Omada Design. “Vogliamo fare conoscere un prodotto nato e curato all’interno della nostra azienda ma esportarlo è difficile rispetto ai veri colossi europei, come quelli in Germania, o alla Cina”, ha concluso Adamo.
“Grazie alla opportunità offertaci da Amazon e Ice facciamo conoscere” con l’e-Commerce “la nostra ceramica, che in Sicilia si tramanda di generazione in generazione, e che adesso lavoriamo in uno stabilimento di mille metri quadri rispetto al precedente di 500 metri quadri”. Così Anna Romano, responsabile Vendite di Cear Ceramiche di Caltagirone, parla della crescita grazie all’e-commerce della sua azienda. “E’ nata l’esigenza di cercare nuovi mercati rispetto al target tradizionale del turista o della grande distribuzione” rallentati dalla crisi pandemica. “Su Amazon siamo approdati facendo un esperimento ma oggi raccogliamo un fatturato internazionale che rappresenta il 90% del totale. Amazon ci ha fatto conoscere” ha aggiunto Anna Romano registrando “un aumento di vendite anche sul nostro sito”.
“L’azienda ha iniziato a inserirsi nei canali online dal 2016-2017 ma i primi anni sono stati un po’ esplorativi” il passo è cambiato invece “con la pandemia ha accelerato il processo di investimenti sui canali web”. A raccontarlo è stato Fabiano Maineri, e-commerce & marketplace account manager di Valle del Crati. “Il digitale è stato un canale in più e i nostri canali web sono Amazon” insieme ad altri e “in questi primi mesi del 2023 solo Amazon è in crescita di circa il 38% e abbiamo la proiezione che quest’anno diventerà il business core dell’azienda”, ha aggiunto Mainieri.
“Sono lieto di rappresentare una pmi romana che è diventata un caso di successo” nel settore ittico “e la nostra storia dell’online è nata soprattutto come una scommessa”. A raccontarlo è stato Daniel Raccah, general manager Mr. Moris, raccontando l’approdo all’e-Commerce dell’azienda. “Per noi il digitale va di pari passo con gli altri canali e alla vetrina del Made in Italy è una promozione della nostra azienda e dei nostri prodotti, ci aiuta a farci conoscere con il supporto di Amazon anche sul fronte logistico”. “Oggi il digitale rappresenta il 35% del nostro fatturato”, ha concluso.