Addio al giornalista e scrittore Vittorio Paliotti: ha raccontato Napoli in decine di libri

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Lutto nel mondo della cultura e del giornalismo: è morto a Napoli all’età di 92 abbi Vittorio Paliotti. Articolista del Mattino, studioso del fenomeno criminale della camorra, Paliotti era un profondo conoscitore della realtà partenopea. Come giornalista esordì nel Candido di Giovannino Guareschi. Ha collaborato con i maggiori settimanali italiani (Oggi, Epoca e Gente, fondato con Edilio Rusconi) e i suoi libri sono tradotti in diverse lingue.
Documentarista per la Rai, è stato autore nel 1973 del libro La camorra da cui è stato tratto nel 1978 lo sceneggiato televisivo Storie della camorra, con – fra gli altri – Massimo Ranieri, Luigi Vannucchi, Renzo Palmer e Mariano Rigillo. A questo lavoro è poi seguito nel 1993 Storia della camorra. Dal ‘500 ai nostri giorni (pubblicato da Newton & Compton). È stato anche autore, nel 1993, di uno studio sul quartiere napoletano di Santa Lucia: Santa Lucia il mare che diventa Napoli. Storiografo della Repubblica di Santo Stefano, se ne è occupato in La repubblica di Santo Stefano, in Storia della camorra (prima edizione Roma, Newton & Compton, 1993, pp. 127–131. 8879832875). A Paliotti, infine, si devono anche molte biografie, fra cui quella del soprano Maria Malibran. Tra le sue opere “Capri amori e sospiri” (raccolta di racconti su Capri), “Napoli nel cinema” (scritto con Enzo Grano), “Forcella la casbah” di Napoli, “Totò principe del sorriso”, “Salone Margherita. Una storia napoletana. Il primo cafè-chantant d’Italia; dalle follie della belle époque all’avanspettacolo e oltre…”, “La macchietta”