Turismo, Santanchè: Affitti brevi? Il far west deve finire

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In foto Daniela Santanché

Sul tema degli affitti brevi e sulla loro diffusione servono nuove regole, perché “il far west deve finire”, sostiene la ministra del Turismo Daniela Santanchè intervistata dal Messaggero. Ciò su cui punta è “una regolamentazione vera, e stiamo anche aspettando ciò che elaborerà l’Europa”. La ministra spiega di avere “attivato un tavolo con tutte le associazioni di categoria, ascoltando le varie istanze”, e assicura: “Andremo a definire nuove regole”, con deroghe per i borghi “dove non ci sono strutture ricettive e l’affitto breve è l’unica soluzione”. Ma serve prima “una mappatura, perché ad oggi non esiste” e “dopo che avremo una fotografia completa, interverremo”, precisa. Il turismo è in crescita, il rischio sono gli eccessi. L’overtourism “è un problema globale – contestualizza Santanchè -, le persone che si muovono stanno aumentando in maniera esponenziale”. Ma, aggiunge, “non trovo che il numero chiuso possa essere una soluzione per salvaguardare le città d’arte”. La ministra invita ad alzare la qualità dell’offerta turistica. “Si è sempre pensato al numero di teste per dare i dati del turismo – dice -, oggi dobbiamo pensare invece alla spesa media di ogni visitatore. E su questo i nostri numeri sono più bassi di altri paesi europei. Ecco perché dico che bisogna alzare l’asticella, lo standard dei servizi”. Nel settore persiste la carenza di organico. “Sul fronte dei salari, insieme alla ministra del Lavoro Marina Calderone – annuncia Santanchè -, stiamo cercando il modo di intervenire con un provvedimento di detassazione che riguardi notturni e festivi”. Mentre per la candidatura di Roma a Expo 2030, “bisogna lavorare con pazienza. Lo sta facendo il ministro Tajani, lo sto facendo io. Sono ottimista”.