Italia, nasce Confassociazioni Canada: nuovo sostegno alle imprese in Nord America

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Uno strumento di networking “fondamentale” per sostenere l’export, la cultura, le relazioni della comunità italiana in Canada. Attraverso cui le professionalità e l’imprenditoria italiane possano ampliare legami e collaborazioni. È questa la funzione di Confassociazioni Canada, presentata oggi in una conferenza stampa alla Camera dei deputati promossa del deputato Simone Billi, eletto all’estero con il centrodestra.

“Il networking – ha detto Billi – è molto importante, soprattutto per un parlamentare”, per il quale è un elemento “fondamentale. L’opera di Confassociazioni” consiste in un “networking a livello globale, portato avanti sempre di più con professionalità, con tanti eventi e iniziative in tutto il mondo”. Un lavoro, ha sostenuto Billi, “molto importante anche per l’export italiano, per il made in Italy”.

Il deputato ha sottolineato l’importanza di creare “un volano che possa permettere al nostro Paese di andare all’estero, di parlare con le persone e di far conoscere la cultura, la società e, perché no, l’enogastronomia italiana”.

Gianni Lattanzio, presidente di Confassociazioni International, ha sottolineato che il Canada è stato meta di tanti italiani e che ce ne sono 149mila iscritti all’Aire, concentrati per più della metà nell’area di Toronto.

“Gli italiani – ha detto – hanno sempre mantenuto vive le tradizioni e i legami con la terra madre”. E ha citato come simbolo dello stretto rapporto tra le due nazioni la “commossa” visita del presidente Justin Trudeau ad Amatrice, dove ha portato il “contributo degli italiani in Canada e il contributo del Canada, che ha raddoppiato quello degli italiani”.

Lattanzio ha parlato anche degli oltre mille ricercatori italiani in Canada e del contributo dei militari canadesi alla liberazione del fascismo.

“Il Canada – ha detto – è un nostro partner fondamentale: prima ancora delle relazioni politiche c’è una base culturale costruita dai rapporti umani, dalle relazioni che si sono intrecciate attraverso le persone che si sono stabilite lì”.

“I legami di carattere umano, economico, sociale tra Italia e Canada sono fortissimi”, ha affermato Paolo Quattrocchi, neo presidente di Confassociazioni Canada, giudicando quello attuale un “momento particolarmente opportuno” per lanciare questa iniziativa, in vista della possibile e “auspicata” ratifica di un accordo su diversi settori dell’economia tra Europa e Canada.

La comunità di canadesi di origine italiana, ha osservato Quattrocchi, conta circa un milione e mezzo di persone, “attive in tutte le grandi città canadesi” con un interscambio commerciale che è cresciuto, tranne la parentesi Covid, costantemente.

“L’export è in crescita in tutti i settori. A partire dall’alimentare, dai prodotti agricoli, al manifatturiero, il tessile, e l’abbigliamento”. Quattrocchi rileva “grande vicinanza dal punto di vista politico: il legami che uniscono i due Paesi sono fortissimi. Condividiamo la maggior parte delle missioni di pace nel mondo”.

“Ci vorrebbe un po’ più di Canada in Italia – ha concluso il deputato – e un po’ più di Italia in Canada”. Tradotto in pratica: “Una rete che metta assieme soggetti, professionisti, associazioni.

Per far sì che il sistema italia, già forte in Canada, possa avere un ulteriore ruolo” e quindi attraverso Confassociazioni Canada “raccordare dove possibile uffici Ice, il sistema camerale, le associazioni” per “far sì che l’imprenditoria possa riconoscere nel Canada un Paese di destinazione e far conoscere ai canadesi qualcosa dell’Italia”.

Tra gli obiettivi di Confassociazioni, ha aggiunto il neo presidente, “un accordo sulla mobilità giovanile e sulla mobilità business. Il primo prevede facilitazioni per i giovani delle due sponde”.

Il secondo, dopo la sottoscrizione del Ceta da parte del Canada, riguarda i sistemi “per favorire l’emigrazione temporanea ma ufficiale e completamente tutelata di maestranze italiane e europee che possono andare a operare in Canada”.