Beppe Grillo indagato. I pm: Soldi e favori da Vincenzo Onorato per favorire Moby

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in foto Beppe Grillo

Un accordo di partnership biennale tra Moby e la Beppe Grillo srl del valore complessivo di 240 mila euro, l’organizzazione di un comizio elettorale a Torre del Greco il 12 agosto 2018 e la promessa l’anno dopo di organizzare ulteriori incontri elettorali in Campania e Calabria. Sono queste – secondo la Procura di Milano – il “denaro” e “altre utilita’” che l’armatore di Moby Vincenzo Onorato avrebbe garantito a Beppe Grillo in cambio di una “mediazione illecita” consistita nell’intervenire sugli allora ministri del M5s Luigi Di Maio e Danilo Toninelli e Stefano Patuanelli dei governi Conte I e II. Un’azione – stando alla valutazione dell’ex procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e il pm Cristiana Roveda – “non limitata a rappresentare ai propri referenti politici in modo trasparente le esigenze e gli interessi” del gruppo Moby, ma finalizzata a consentire” al gruppo di Onorato di conseguire “un indebito vantaggio patrimoniale”.