(Adnkronos) – “Investire in prevenzione significa investire in salute, avere meno malati e un Servizio sanitario nazionale più sostenibile. Quando parliamo di malattie cronico-degenerative parliamo di patologie cardiovascolari e nefrologiche che nella gran parte dei casi riconoscono come cause il diabete, l’obesità e l’ipertensione. Pertanto, adottando corretti stili di vita preveniamo le patologie del rene e del cuore, moltiplicatori di rischio cardiovascolare”. Così Loreto Gesualdo, nefrologo e presidente della Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism), nel suo intervento di presentazione dei Numeri verdi di pubblica utilità attribuiti a Società Italiana di nefrologia (Sin), Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e Società oftalmologica italiana (Soi), accreditate presso il ministero della Salute e affiliate alla Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism).
Un’iniziativa lanciata oggi all’Auditorium del ministero della Salute in vista delle quattro giornate di salute pubblica che si celebrano in questo mese e che riguardano il 9 il rene, il 14 il cuore, il 22 l’oftalmologia e il 28 l’endometriosi.
“Oggi come Fism lanciamo quattro Numeri verdi di pubblica utilità – sottolinea Gesualdo – Tra questi l’800962256, ovvero quello della Sin, attraverso il quale dal 9 marzo (Giornata mondiale del rene) i nefrologi offriranno il supporto informativo sulle malattie renali e per contrastare in particolare la malattia renale cronica”, che silenziosamente si cela, rimanendo misteriosamente nascosta, salvo svelarsi quando il danno è stato già arrecato. “La diagnosi precoce è fondamentale per la malattia renale cronica – rimarca – una malattia silente che porta a malattie cardiovascolari. Un semplice screening con esame delle urine riesce a riconoscere in maniera precoce il danno renale e quindi a prevenirne l’evoluzione verso l’insufficienza cronica e renale rappresentata da dialisi e trapianto”.
Le malattie renali croniche (Mrc) colpiscono “il 10% della popolazione italiana – rimarca Gesualdo -. Stiamo parlando di 6 milioni di cittadini che corrono questo rischio, quindi conoscerle significa prevenirle. La Giornata mondiale del rene, e l’attivazione del Numero verde di pubblica utilità, servono ad avere la possibilità di sensibilizzare la cittadinanza allo screening delle malattie renali”.
Fattori predisponenti alla malattia renale cronica – ricorda la Sin – sono il diabete e l’ipertensione arteriosa. Bastano pochi controlli, una volta all’anno, perché la Mrc possa essere diagnosticata per tempo: esame urine, Acr, creatininemia, rilevazione periodica della pressione arteriosa. La prevenzione, seguendo una corretta alimentazione e stili di vita adeguati, la diagnosi precoce e terapie innovative possono rallentare la progressione della malattia, allontanando sempre più i trattamenti sostitutivi della funzione renale, quali la dialisi o il trapianto.