Firenze, riapre il Consolato di Piazza Ognissanti

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Firenze  e la Francia sono da sempre legate nel nome della storia e della cultura ma “adesso è il momento di guardare al presente e al futuro che si chiama economia. Per questo ho parlato con il governatore Eugenio Giani e il sindaco Dario Nardella per organizzare nei prossimi mesi un Forum economico a Firenze”, nell’ottica di incrementare i “già importanti” scambi commerciali tra le due realtà. E’ l’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, a suggellare il patto, primo atto concreto del Trattato del Quirinale, con la riapertura dopo 25 anni del consolato generale di Francia in piazza Ognissanti, già sede dell’Istituto francese. Ufficio affidato a Guillaume Rousson, già ambasciatore a Sarajevo che avrà competenza anche su Marche e San Marino. Presenti all’evento i rappresentanti delle associazioni di francesi in città (con circa 4mila presenze), gli esponenti di Confindustria e Camera di commercio (con il segretario generale Giuseppe Salvini) e i referenti dei colossi d’Oltralpe con sede nel fiorentino. Dalla cosidetta ’Finmeccanica francese’ Thales, rinomata per nuove tecnologie in campo civile e militare e impegnata nel settore dell’aerospazio, alla Biomeriux attiva nel campo della diagnostica in vitro fino alla Ratp che ha in pancia le società che gestiscono la tramvia fiorentina e il trasporto pubblico locale della Toscana. Svizzera a parte, che ha un ruolo di hub di smistamento nelle esportazioni, è la Francia il partner economico più forte della Toscana – secondo il report di Camera di Commercio – con quasi 5 miliardi di export nel primo trimestre del 2022, di cui 1,9 solo a Firenze e un incremento del 10 per cento rispetto al 2021 e del 49% rispetto al 2019 (in particolare medicinali e cuoio). “Dinamica importante che rafforza il legame con uno dei più significativi partner di Firenze”. Lusso, trasporti, biomedicale, energia e nuove tecnologie i settori che trainano il patto franco-fiorentino. Nel corso dei colloqui sono stati affrontati anche i nodi: primo fra tutti quello del trasporto in Toscana che passa per le incompiute di alta velocità, aeroporto e strade di collegamento ma anche la difficoltà a reperire figure professionali: dagli ingegneri agli autisti dei bus. “ Sono molto felice di aver avuto questo incarico. Firenze è una bellissima città, ci sono tante cooperazioni da sviluppare”, le parole del neo console. “La presenza di un consolato generale dà prestigio a Firenze, rafforza le relazioni tra la nostra città e la Francia, ci permette di affrontare con ancor più forza progetti impegnativi come la grande partenza del Tour de France dell’anno prossimo. Credo che sia molto significativo che nell’ambito delle relazioni internazionali la Francia abbia deciso di aprire un consolato generale qui – ha aggiunto –. La nostra città rappresenta un ponte dell’Italia nelle relazioni internazionali col resto del mondo ed è questo il ruolo che vogliamo giocare”. Nel 2024 infatti proprio dal Piazzale Michelangelo di Firenze partirà il Tour de France ma l’intenzione di riaprire il Consolato generale è anteriore rispetto alla Grand Depart, la grande partenza. “ L’evento più visto al mondo dopo le Olimpiadi”, ha sottolineato l’ambasciatore che ha ricordato come “i francesi, se parliamo di vini non sono sciovinisti e adorano i vini toscani. Brunello al primo posto”.