Grimaldi, fari puntati sul Marebonus

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Le autostrade del mare attendono il “Marebonus”. Si stringono i tempi per il varo, previsto per fine mese, del regolamento attuativo per gli incentivi, stanziati dalla legge di Stabilità 2016, volti a favorire il trasporto merci su nave. Un provvedimento, questo, che, dopo i positivi effetti prodotti dall’ecobonus nel 2007-2010, dovrebbe inaugurare ora una nuova stagione di rilancio del settore. Per dare impulso al trasporto combinato strada-mare, la Legge di Stabilità prevede, complessivamente 138 milioni, di cui 45,4 milioni per il 2016, 44,1 per il 2017 e 48,9 per il 2018. Al Mmarebonus si aggiunge il Ferrobonus, il contributo al trasporto combinato strada-rotaia, al quale la legge di Stabilità destina 20 milioni l’anno nel triennio 2016-2018. In Campania guarda con paticolare interesse alla misura il gruppo Grimaldi, che è stato pioniere nello sviluppo di servizi di short sea shipping ed in particolare delle Autostrade del Mare in Europa. A seguito dell’incorporazione delle compagnie Finnlines e Minoan Lines, il network di Autostrade del Mare gestite dal Gruppo Grimaldi è stato ulteriormente esteso, creando un ponte tra il Mar Mediterraneo, il Nord Europa e il Mar Baltico. Il settore dello short sea (ad esempio le isole minori con 20 milioni di passeggeri trasportati all’anno) rappresenta, evidenzia lo studio, un elemento fondamentale della quotidianità sociale. A dimostrarlo due regioni come Campania e Sicilia, che movimentano la metà dei passeggeri in navigazione nazionale e cinque regioni, le prime due insieme a Toscana, Sardegna e Calabria, l’86 per cento. E, nei mesi scorsi, dopo le interruzioni delle autostrade A3 in Calabria e A19 in Sicilia, il ruolo cruciale delle autostrade del mare nei collegamenti con le regioni del Sud è tornato al centro del dibattito soprattutto nel mondo dell’autotrasporto. I porti di Palermo, Messina e Catania sono regolarmente serviti dalle navi di Grimaldi, Snav, Tirrenia, Caronte & Tourist e New Ttt Lines.