Morto Julian Wasser: immortalò Marcel Duchamp durante la partita a scacchi con la scrittrice Eve Babitz

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Aveva 89 anni. Ha immortalato l’artista Marcel Duchamp, vestito, che gioca a scacchi contro la scrittrice Eve Babitz, nuda, al Pasadena Art Museum nel 1963, e la scrittrice Joan Didion che fuma una sigaretta appoggiata alla sua Corvette Stingray nel 1968 Los Angeles, 14 feb. – (Adnkronos) – Il fotografo statunitense Julian Wasser, che ha creato ritratti iconici di celebri artisti e dei loro mondi sociali, è morto a Los Angeles per cause naturali all’età di 89 anni. Ha lavorato per le riviste “Time”, “Life” e “Fortune” e le sue foto sono apparse in decine di quotidiani e riviste in tutto il mondo, tra cui “Vanity Fair”, “Paris Match”, “Der Spiegel”, “Playboy”, “Elle” e “Vogue”. Nelle sue foto mostra la Los Angeles della controcultura degli anni Sessanta e Settanta e delle celebrità. Tra le immagini più famose di Wasser, ci sono la scrittrice Joan Didion appoggiata su una Corvette Stingray a Hollywood nel 1968 e Marcel Duchamp mentre gioca a scacchi contro la scrittrice Eve Babitz, nuda, al Pasadena Art Museum nel 1963. Altri scatti iconici sono quelli che mostrano Barbara Hershey e David Carrodine (1972) e Jack Nicholson e Angelica Huston (1974) nella casa dell’attore a Mulholland Drive; ma anche il regista Roman Polanski nella sua casa su Cielo Drive dopo l’omicidio di sua moglie Sharon Tate, nel 1969, o la scena davanti all’hotel Chateau Marmont dopo la morte di John Belushi nel 1982. “Andando in giro per i posti di lavoro con la sua Mustang nera decappottabile, Wasser aveva il dono di avvicinarsi alle personalità più lontane”, scrive il “Los Angeles”, dando la notizia della scomparsa. Il fotografo ha realizzato scatti apparentemente informali dei giovani Paul McCartney ed Elton John, di Hugh Hefner che pattina con gli amici del suo club di Playboy. Ha fotografato Robert F. Kennedy all’Ambassador Hotel poco prima che gli sparassero. Con la sua Nikon al seguito, Wasser usava il suo considerevole dono della parlantina per adulare, sedurre ed eccitare i suoi soggetti. Le sue fotografie delle celebrità più esaltate dimostrano questa vivacità. Li trattava come amici e una volta portò Zubin Mehta, allora direttore della Filarmonica di Los Angeles, al Whisky a Go Go. Wasser ha continuato a essere attivo a Los Angeles per tutti gli anni ’80 e ’90, lavorando come freelance. Le sue immagini della controcultura di Los Angeles sono state ampiamente mostrate e pubblicate. È stato celebrato per aver immortalato un periodo speciale della città, ed è stato altrettanto diretto nella sua fortuna quanto nel suo lavoro. “Tutto quello che avreste potuto vedere sulla vita a Los Angeles nei primi anni ’60”, raccontava, “era davvero vero”.