L’artista ceca Květa Pacovská, famosa a livello internazionale come illustratrici di libri per bambini, insignita di numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1992, è morta lunedì 6 febbraio all’età di 94 anni a Praga, dove era nata il 28 luglio 1928. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal figlio Štěpán Grygar. Diplomata all’Accademia di Arti applicate di Praga nel 1952, sotto la guida di Emil Filla, nel 1960 Pacovská ha iniziato a progettare libri illustrati intesi come oggetti d’arte tattili e tridimensionali (i suoi testi sono stati tradotti in tedesco, inglese, giapponese, francese, italiano, portoghese, danese, finlandese, olandese e cinese). Tra i suoi libri illustrati, spesso dedicati a favole celebri, pubblicati in Italia da Nord Sud Edizioni figurano “Cappuccetto rosso”, “Uno, cinque, tanti”, “Cenerentola”, “Hansel e Gretel” e “Teatro a mezzanotte”. Mineedition ha pubblicato “Pierino e il lupo” e “Alfabeto”. “Un libro illustrato – affermava Pacovská – è la prima galleria d’arte che il bambino visita”. La sua creatività ha trovato, inoltre, espressione nell’arte grafica libera, nella pittura e nell’arte concettuale. Pacovská prende le mosse da un mondo articolato e recettivo, in cui convergono i temi più innovativi dell’arte europea del XX secolo: da Kandinskij a Mondrian, dal futurismo di Balla e Delpero a Man Ray, ai cubisti. In lei la forma simbolica si libera da ogni orpello, fino alla chiarezza dell’oggettività, al rigore del rapporto numerico. L’artista guarda al Bauhaus e all’astrattismo, alla purezza cromatica assoluta; forte inoltre è il suo legame emotivo con Lucio Fontana. I numerosi disegni e le sculture in carta della Pacovská sono stati esposti nei più importanti musei e gallerie di tutto il mondo (l’artista ha al suo attivo più di quaranta mostre personali). Oltre a ciò le sono stati attribuiti premi e riconoscimenti internazionali prestigiosi, fra cui la Golden Apple della Biennale di Bratislava nel 1983, il Grand Prix del Premio Catalogna di Barcellona, il Premio tedesco di letteratura giovanile nel 1991 ed il Premio Hans Christian Andersen nel 1992; nel 1993 a Francoforte ha altresì ottenuto la Foglia d’oro, destinata al più bel libro d’arte dell’anno, per il suo libro omaggio al pittore Kurt Schwitters e il Graphic Prize e Critici in erba della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna; nel 1997 ha vinto il premio Johann Gutenberg a Lipsia per il miglior artista di libri illustrati e il Grand Prix del Premio Möbius Internazionale. Nel 1998 ha ottenuto il riconoscimento speciale del Premio Bologna Ragazzi per il libro “Alfabeto”. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Berlino. Dal 1995 al 1997 ha realizzato il progetto di un giardino al Chihiro Art Museum di Nagano, in Giappone.