Influenza e altri malanni stagionali: come affrontarli correttamente

152
(foto da Pixabay)

Il periodo invernale è foriero di diversi malanni stagionali, che spaziano dal semplice raffreddore all’influenza vera e propria. Rispetto a credenze piuttosto diffuse quanto errate, non sono le basse temperature né gli sbalzi termici a provocare direttamente l’insorgenza dei cosiddetti “malanni di stagione”. Nella maggior parte dei casi, infatti, i disturbi tipici dei mesi più freddi dell’anno sono di origine virale o batterica e possono essere curati con pochi e semplici accorgimenti. Vediamo di seguito quali sono e quando metterli in pratica.

L’influenza, come spiega il sito ufficiale del Ministero della Salute, “è una malattia provocata da virus del genere Orthomixovirus, che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, con tosse e starnuti”. Si presenta sotto forma epidemica durante il periodo invernale (in estate circola molto meno) e si manifesta con sintomi facilmente riconoscibili: repentino aumento della temperatura corporea, tosse (spesso persistente), mal di testa, dolori muscolari e articolari, stanchezza e affaticamento, mal di gola e brividi. In alcuni casi, possono subentrare anche nausea, vomito e diarrea.

Fatta eccezione per forme particolarmente acute, per guarire dall’influenza è sufficiente osservare un periodo di riposo di alcuni giorni, stando al caldo e bevendo molto per non restare disidratati. Ciò nonostante, è possibile anche agevolare la guarigione assumendo farmaci da automedicazione (che non richiedono prescrizione medica) come, ad esempio, Vivin C compresse, disponibili tanto in farmacia quanto su e-commerce autorizzati quali Anticafarmaciaorlandi.it. In aggiunta, la sindrome influenzale può essere trattata anche con anticongestionanti, ibuprofene e paracetamolo, meglio se dietro consulto medico.

Malattia di origine virale estremamente comune, consiste nell’infiammazione della mucosa nasale e della trachea. Le modalità di contagio sono le stesse dell’influenza: un soggetto portatore sano o malato può infettarne uno sano tramite le goccioline di saliva espulse con uno starnuto, un colpo di tosse o semplicemente parlando a stretto contatto.
Come già accennato, non è il ‘freddo’ a provocare il raffreddore; al contempo, le basse temperature possono determinare un momentaneo abbassamento delle difese immunitarie e una conseguente maggiore vulnerabilità ai virus (circa 200) responsabili del raffreddore. I tempi di guarigione sono, mediamente, di una o due settimane; se i sintomi persistono, è possibile che la causa sia una diversa patologia come, ad esempio, un’allergia o una sinusite.

Per quanto riguarda le cure farmacologiche, non esistono formulazioni specifiche per trattare il raffreddore; è possibile ricorrere a infusi e decotti, oppure all’aerosol per liberare le vie respiratorie. Pur non essendo ‘risolutivi’, anche l’aspirina o un blando antistaminico possono aiutare ad alleviare i sintomi.
Mal di gola: un disturbo comune a molte patologie
Quando si parla di ‘mal di gola’, si fa solitamente riferimento ad un’irritazione del tratto faringeo (tant’è che spesso viene indicata anche come “faringite”) che può scaturire da infezioni di natura batterica o virale.
I sintomi più comuni indicati dall’ISS sono: dolore nella deglutizione, sensazione di secchezza e prurito, tosse, catarro, mancanza di voce e “senso di corpo estraneo in gola”. La faringite può assumere anche carattere cronico, manifestandosi con sintomi meno evidenti ma costanti nel tempo (soprattutto raucedine).
Esistono diversi modi per alleviare i sintomi del mal di gola: i farmaci antinfiammatori e analgesici (ibuprofene e paracetamolo) rappresentano certamente la cura più efficace; in alternativa, è possibile optare per un trattamento senza farmaci, mediante inalazioni o pasticche balsamiche oppure semplici colluttori. A differenza di quanto si creda, le bevande calde non hanno alcun particolare effetto benefico contro il mal di gola anzi: è consigliabile non assumere liquidi troppo caldi, che potrebbero risultare irritanti.