In Italia una donna su 3 fa la casalinga, una ricerca di Fondazione Idea

217

In Italia, sono 7 milioni 338 mila le donne che si dichiarano casalinghe. Il 41% di esse hanno più di 60 anni mentre l’8% ha meno di 35 anni. Ma quali sono le regioni vi è una percentuale maggiore di casalinghe? Ancora una volta è possibile notare quanto siano prorompenti le disuguaglianze tra Nord e Sud. Infatti più del 60% delle casalinghe vive proprio in centro-sud. L’articolo è frutto di una ricerca condotta da Fondazione Idea, “un progetto creato da donne per le donne – si legge in una nota – in cui si celebrano i successi di tantissime figure femminili che sono riuscite a realizzarsi in diversi campi, nonostante i tantissimi ostacoli. Ogni settimana tratteremo tematiche differenti raccontando le storie di donne che hanno fatto la differenza.

Le tre regioni con il tasso più alto sono principalmente 3:

  1. Sicilia in cui 1 donna su 3 fa la casalinga
  2. Campania dove le casalinghe sono più del 10% della popolazione regionale
  3. Puglia con 32,3% di casalinghe

Considerando la media italiana del 21,8%, questi numeri sono altamente elevati e questo ci fa chiedere quali siano le motivazioni intriseche che provocano questo fenomeno.

Perchè ci sono tante casalinghe? 

Essere casalinghe non è sempre una scelta. Ci sono delle motivazioni non solo economiche ma anche sociali e culturali che fanno sentire le donne quais obbligate a rimanere a casa.
Per prima cosa, la cura dei figli è tuttora estremamente legata alla figura della madre e meno a quella del padre. Soprattutto nelle regioni del Sud Italia, questa idea che i figli debbano essere cresciuti dalla donna è ancora estremamente radicata vita delle persone.
Tantissime giovani madri si ritrovano a dover dire addio alle loro carriere lavorative o anche agli studi per sottostare a degli ideali che non fanno ormai più parte del mondo moderno ma che sono a volte imposti dalla propria famiglia.
A supporto di questa teoria l’ISTAT ha dimostrato che il maggior numero di casalinghe hanno almeno un figlio.
Un’altro motivo è che tante volte sono le stesse donne a sentirsi scoraggiate nella ricerca di un’occupazione. Questo perchè in moltissime aziende, essere madre viene visto come uno svantaggio e un costo aggiuntivo e quindi i datori di lavoro prediligono l’assunzione di soggetti maschili.

Perché proprio al Sud?

 Le motivazioni sopra elencate mostrano perchè il numero di casalinghe sia ancora così elevato in Italia. Ma perchè un’altissima percentuale di esse vive nelle regioni meridionali del nostro paese?
Innanzittutto bisogna dire che ci sono molte più opportunità di lavoro in regioni come la Lombardia, il Piemonte e il Veneto o l’Emilia Romagna perchè vi è un numero più elevato di imprese e di finanziamenti. Gli stipendi sono sì più elevati ma lo è anche il costo della vita, ed è proprio questo un’altro motivo per cui ci sono più donne casalinghe in meridione.
In settentrione, negli ultimi anni si è verificato un aumento del costo della vita e di conseguenza è sempre più comune che in una coppia, entrambi debbano lavorare per poter sostenere le spese familiari. Al sud invece uno stipendio medio elevato può comprire più facilemente le spese di una famiglia.
Già negli ultimi anni, rispetto ai dati di qualche anno fa, il numero di donne che non hanno un lavoro retribuito sta calando.
Considerando che la percentuale di casalinghe sotto i 35 anni è molto poco elevata, si pensa che con gli anni, sempre più giovani donne diventeranno casalinghe per scelta e non per obbligo.

Fonte: https://fondazioneidea.it/blog/casalinghe-in-italia/