Ue, alla battaglia della mamma coraggio Laura Massaro il Premio Cittadino Europeo 2022

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Libertà, dignità, diritti, giustizia, impegno civico. Sono le parole protagoniste di questa mattina al Parlamento europeo di Roma che ha premiato i cittadini che si sono distinti per battaglie coraggiose. Due i vincitori: il progetto #siamotuttelaura dell’associazione Differenza Donna con la presidente Elisa Ercoli e la mamma coraggio Laura Massaro e il progetto “I giovani ricordano la Shoah -SOS Ucraina” della Scuola della Cultura e Lingua Polacca rappresentata da Dagmara Sobolewska.

La cerimonia si è svolta nello Spazio Esperienza Europa David Sassoli, in piazza Venezia, ricordato in un applauso anche dai tanti studenti delle scuole presenti.

“Noi europei condividiamo la stessa visione dell’uomo. Questi valori non sono astratti, ma vivono nell’esempio dei cittadini. Abbiamo preso quindi degli esempi virtuosi, i più forti”, ha detto in apertura della cerimonia di premiazione Carlo Corazza, responsabile del Parlamento europeo in Italia.

“I due vincitori sono esperienze luminosissime”, ha dichiarato la Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picerno, che sulla vincitrice Laura Massaro ha detto: “Laura suo malgrado è diventata simbolo per tutte le donne che hanno scelto di non arrendersi per vedersi riconosciuta giustizia. Nel suo caso i tribunali hanno preso decisioni inguste. La teoria dell’alienazione parentale viene spesso usata come strategia difensiva di padri violenti”.

Laura Massaro è infatti una mamma che ha combattuto per difendere il proprio figlio dal rischio di casa famiglia che i tribunali italiani hanno chiesto per il bambino dopo che due ctu l’hanno accusata di essere alienante, un’accusa smentita in tutte le sedi scientifiche che hanno negato l’esistenza di una sindrome di alienazione parentale e una tesi crollata definitivamente in Cassazione a marzo 2022 dopo 10 anni di calvario giudiziario.

“Grazie a mio figlio, ai bambini eroi, ai miei avvocati, a Differenza Donna, ai miei genitori e a tutte le mamme scese in piazza con me”, ha detto la mamma coraggio. “Non ho ricevuto dalle Istituzioni una risposta adeguata – ha ricordato Massaro – Mio figlio rischiava di essere allontanato per una teoria non riconosciuta e nonostante il dovere di rispettare la giustizia, nel momento in cui questa risposta non è stata adeguata ho iniziato una protesta pubblica per far conoscere quello che stava accadendo. Mio figlio sarebbe stato distrutto. Tante madri dovrebbero essere qui con me”, ha aggiunto Massaro con voce piena di emozione, accompagnata da sua mamma Simona Nocera sempre al suo fianco in sit in e proteste.

“La sindrome di alienazione parentale è una falsa teoria scientifica inventata” da Richard Gardner morto suicida che “ha scritto libri terribili sulla pedofilia e siamo sbalordite di quanto abbia preso piede anche in sede legale”. La tesi sostenuta è che i bambini verrebbero plagiati, perlopiù dalle madri.

“Grazie ai consulenti tecnici d’ufficio dei tribunali, che si fanno pagare dalle parti, è saltato il nostro sistema di giustizia. Il plagio – questo intende la tesi dell’alienazione – ovvero che i minori sarebbero plagiati contro un altro genitore in contesti di violenza domestica – è un reato che non esiste in un Paese democratico, i bambini hanno soggettivita”, ha concluso Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna.

I finalisti premiati sono stati la Locanda alla Mano, Moltivolti, associazione progetto Filippide per l’autismo. Hanno partecipato, tra gli altri, il parlamentare europeo Brando Benifei; Lucia Abbinante direttrice dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio nazionale Giovani che ha assicurato: “Vogliamo continuare a lavorare con voi per avvicinare i giovani alle Istituzioni europee”.