Lutto nel mondo del giornalismo, morto Massimo Ranghieri

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(foto da Adobe Stock gratis)

Lutto nel mondo del giornalismo. E’ morto oggi a Milano, dove è stato caporedattore di Avvenire e della Rai, Massimo Ranghieri, 92 anni. Lo rende noto la famiglia. Genovese di nascita, milanese di adozione, faceva parte di una famiglia di giornalisti: il padre Attilio, già alla Stampa di Torino e nel dopoguerra alla Voce Adriatica, antesignana dell’attuale Corriere Adriatico, è stato cofondatore dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani. Uno dei fratelli, Livio, è stato caporedattore e poi direttore a Pescara per Abruzzo e Molise e, in seguito, direttore della Sede Rai di Ancona, mentre un altro fratello, Renato, ha iniziato al Resto del Carlino, per poi diventare inviato speciale al Giornale di Indro Montanelli a Milano. Ancora liceale, Massimo Ranghieri ha iniziato il suo percorso professionale, alla Voce Adriatica di Ancona, passando poi all’Avvenire d’Italia a Bologna e, da lì, all’Avvenire a Milano, dove ha ricoperto le cariche di capo degli esteri, inviato, caporedattore e fondista. Sempre a Milano è stato nominato caporedattore della sede regionale della Rai. Lascia la moglie Giuliana Cerasi e i figli Vittoria e Andrea, oltre ai nipoti amatissimi.