Il tempo per le scelte scarseggia e l’orchestra la dirige la premier. A lei onori e oneri

75
in foto il governo Meloni al giuramento presso il Colle (Imagoeconomica)
Sabato mattina il governo appena nato ha giurato fedeltà alla Costituzione come da copione anche questa volta confermato. Si parte quindi, in verità dopo un iter rapidissimo, con la ratifica di prammatica del Capo dello Stato. Domenica si sono aggiunti gli auguri di buon lavoro dal Professor Draghi. Il Premier che la ha preceduta ha a assicurato alla Signora nuovo Primo Ministro che il passaggio della bacchetta per dirigere l’orchestra governo, per l’occasione la storica campanella, accompagnata da parte sua con animo di fattiva collaborazione. Lo stesso ha concluso la sua partecipazione ai lavori della Commissione Europea a Bruxelles facendo incassare al Paese un importante riconoscimento di merito. La sua proposta operativa per calmierare il prezzo del gas all’origine, è stata approvata all’unanimità: a poche ore di distanza il prezzo alla Borsa di Amsterdam è sceso del 10%.
La premier e i suoi ministri non sono stati accompagnati con lo stesso spirito dalle opposizioni che, nell’ipocrisia del cerimoniale, si sono prima complimentate con la maggioranza per il risultato ottenuto, promettendo, nel prosieguo dello stesso discorso, una dura opposizione. C’è mancato poco che la minoranza non si rivolgesse al nuovo esecutivo come accadde molti secoli fa in Grecia e che, con tono di sfida, dicesse alla Premier: “Qui è Rodi, qui devi saltare” (hic Rhodus, hic salta), come narra la favola di Esopo. È superfluo aggiungere quanto prevedibilmente sarà impegnativa l’attività della neo premier. Oltre ai problemi interni, già più che pesanti, dovrà avere occhio particolarmente attento a quanto accade sulla ribalta internazionale, purtroppo sempre più inquietante. Le partite internazionali, giocate negli ultimi due anni, hanno visto l’ Italia partecipare da attaccante, mai in panchina, nei palazzi della Eu, dell’ Onu e negli altri dello stesso genere e di pari importanza. Nell’interesse del Paese sarebbe bene che si deponessero le asce di guerra, tutte, figurate e concrete e, senza arrivare a fumare il calumet della pace, che almeno non si creassero altri intralci in aggiunta a quelli già esistenti. Dovendosi quindi intendere che, senza neppure prendere in considerazione i “volemose bene”, ma accantonando seppur provvisoriamente le discrasie meno connotanti, la minoranza faccia un’ opposizione mai pretestuosa ma la naturale e fisiologica antitesi all’ esecutivo per fare il meglio per l’Italia. È ormai chiaro che i programmi fatti dalla Eu nell’ ultimo decennio devono essere riconfermati partendo quasi daccapo, avendo le due disgrazie, pandemia e guerra, alterato in maniera profonda la materia oggetto di mutazioni o necessitante di completamento. Alcuni stimoli dovrebbero essere assecondati con priorità assoluta, in testa il passaggio drastico all’ utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Tutto il resto che si sta facendo a livello internazionale molto spesso in maniera estemporanea, non ha  efficacia superiore a quella dei pannicelli caldi. Tra i paesi più motivati a che questo passaggio avvenga presto, in prima fila c’è proprio l’Italia che, per bizzarria della sorte, sintetizza da una parte la grandezza del fabbisogno di energia. Specularmente ha le migliori condizioni per poterne produrre alternative da sole, vento e salti idrici per indicare quelle più semplici da realizzare a stretto giro.
È altrettanto evidente che il tempo disponibile per la loro realizzazione scarseggia, quindi ogni minuto diventa sempre più prezioso. Inutile soffermarsi su improbabili quanto velleitarie considerazioni sui nuovi ministri: l’orchestra, nel bene e nel male, la dirige la premier e quindi a lei onori e oneri. L’importante è fare presto, perché la campanella del via sta per suonare. Per ora è tutto. Forse sarebbe meglio essere più realisti e affermare che per ora è niente, anche se chi ben comincia è a metà dell’ opera. Con l’augurio che il debutto del nuovo governo avvenga proprio con questa modalità.