Immigrazione, Piantedosi: Subito un incontro con il ministro francese, flussi vanno governati

249
in foto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi (Imagoeconomica)

Sul tema dell’immigrazione, per il neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “c’è l’esigenza di rafforzare il governo degli sbarchi, rispetto ai flussi. Questo – precisa in un’intervista al Qn – non significa negare la sensibilità sociale, ma riprendere in mano la gestione dei flussi”. Il modo per farlo è “rafforzare il rapporto con tutti i Paesi. Non solo di nascita dell’immigrazione, ma anche di destinazione”, spiega. Su questi temi oggi “avrò un primo incontro con il mio omologo francese”. La sua proposta è netta: “No allo spontaneismo. No ai trafficanti di esseri umani”. “Sono consapevole che i flussi devono essere governati e non possono essere negati”, afferma. “Serve collaborazione con i partner europei”, ammette. Massima attenzione, poi, alle periferie. “Nelle città serve ancora maggiore sicurezza”, sostiene Piantedosi. “I tessuti urbani si stanno sfilacciando”. “Una delle prime cose che farò – annuncia – sarà convocare comitati per la sicurezza e l’ordine pubblico speciali per Milano e Napoli”. Altra priorità, “il rafforzamento delle procedure di controllo sui fondi del Pnrr, per evitare infiltrazioni criminali”, che però “non dovranno intralciare la velocità dell’uso dei fondi nei tempi previsti”, afferma in un’intervista al Messaggero. Sulle occupazioni abusive, dice l’ex prefetto, si interverrà “modulando l’esercizio della forza pubblica”. “Le dita negli occhi”, precisa, “solo a chi se le merita”. Mentre le manifestazioni di protesta si dice pronto a gestirle “con equilibrio”. Piantedosi assicura continuità su alcuni tempi. “Intendo sviluppare un’iniziativa a cui aveva già dato l’avvio il ministro Lamorgese. Riguarda i rave party”. Per il neo ministro “serve una norma che ci consenta di agire più efficacemente sul fronte della deterrenza, anche prevedendo la confisca di tutto il materiale utilizzato per la loro organizzazione”.