Record di relatrici a Napoli per il Plastics Heritage Congress. Lo studio della plastica è ‘rosa’

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Lo studio e la conservazione della plastica a Napoli è rosa. Se si parla di parità di genere, i dati della sesta edizione del Plastics Heritage Congress 2022, presentato dalla Fondazione Plart, sotto l’egida dell’associazione internazionale Phea (Plastics Heritage European Association), confermano un vero e proprio record in Italia, con il 95% di donne, tra i relatori e partecipanti delle quattro giornate internazionali di studio, nel corso delle quali si è discusso da lunedì (17 ottobre) fino ad oggi (giovedì 20 ottobre), degli aspetti storici, artistici, conservativi, tecnologici, socio-economici e ambientali del nostro patrimonio contemporaneo, focalizzandosi sul materiale che ha rivoluzionato la storia della tecnologia in epoca moderna: la plastica, materiale radicalmente diffuso in tutti i campi applicativi della società umana, oggetto di forti controversie ambientali, ma estremamente fragile dal punto di vista conservativo.

Il congresso, ospitato all’Accademia Belle Arti di Napoli, a stretto contatto con gli studenti dei corsi di conservazione del contemporaneo della Scuola di Restauro, ha visto la partecipazione di 130 iscritti, con esperti provenienti da Spagna, Grecia, Portogallo, Austria, Germania e tanti altri Paesi. Oggi nella giornata di Studio “La conservazione del design industriale”, che si svolgerà al Museo Plart e che è dedicata a studenti e giovani ricercatori, saranno toccate le tematiche legate alla tutela dei manufatti di produzione industriale, in gran parte prodotti grazie alle materie plastiche, che rappresentano il vissuto più recente della società umana. Il Workshop, riservato ai partecipanti della giornata di studio, sarà tenuto dalle conservatrici del Museo Plart.

Un museo, attualmente rinnovato, con il nuovo spazio Plart Vision, anche questo tutto al femminile. Dalla fondatrice e presidente Maria Pia Incutti alla direttrice Rossella Paliotto, continuando con la coordinatrice della attività espositive e cura della collezione permanente Pina Di Pasqua, fino alla responsabile della conservazione e del restauro della collezione Plart, Alice Hansen e della referente per la comunicazione e la valorizzazione, Anna Petrazzuolo.

Il Plart, con la sua organizzazione al femminile, ha reso possibile la realizzazione a Napoli dell’importante evento internazionale, che nel 2019 si svolse a Lisbona, dove protagonisti sono stati quegli innumerevoli materiali polimerici semi-sintetici e sintetici che hanno portato alla creazione di opere d’arte, di design, di architettura e che hanno permesso la realizzazione di un numero indefinito di manufatti nei settori della moda, della scienza, della musica e, più in generale, del design industriale, che rappresentano oggi la nostra cultura materiale. “Dalla buona riuscita della salvaguardia di questo patrimonio materiale – conclude la Incutti – deriverà la trasmissione ai posteri dei valori culturali e artistici del fare umano della nostra società”.