La 73esima edizione del Gran Premio Lotteria, svoltasi domenica scorsa ad Agnano, non ha visto trionfare soltanto, a vent’anni dall’ultimo successo del padre Varenne, Vernissage Grif che in dirittura d’arrivo – riportano le cronache – ha superato il favorito Vivid Vise As migliorando anche il record della corsa (1”10”1) al Km; ma ha anche dato la possibilità al pubblico presente di ascoltare dal vivo Julia Burduli, la grande cantante lirica di origine russa chiamata a interpretare, nella cerimonia inaugurale, l’Ave Maria di Schubert. Proprio il proprietario di Vernissage Crif, il napoletano Gennaro Riccio, è lo sponsor del suo primo cd, “Eyes”: undici brani, tre inediti (due dei quali composti dalle stessa cantante) e otto cover che spaziano da “Blu eyes” a “Time to say goodbye”, da “Abrazame” a “Supplica alla Deipara”. Gli arrangiamenti sono del maestro Mario Simeoli, musicista napoletano che ha diretto due volte al Festival di Sanremo ed è autore di colonne sonore per ficton Rai e Mediaset.
Nata da madre georgiana e padre russo, Julia Burduli ha una storia difficile e sofferta alle spalle che lei stesso ha raccontato di recente. Oggi è felicemente sposata con il driver napoletano Vincenzo Maisto, e vive, ormai da venti anni, in Campania. Julia, affermano i critici, “è un artista poliedrica, capace di cantare diversi generi di musica e in diverse lingue, tra cui l’italiano, l’inglese, il francese, lo spagnolo, il napoletano,l’arabo, il portoghese e naturalmente il russo”. La musica, come racconta lei stessa, la ha aiutata a superare i traumi dell’infanzia e oggi “con il suo canto intende lanciare messaggi positivi e di speranza”.