Il Comune di Napoli chiederà al Tar della Campania di sospendere con un provvedimento immediato l’efficacia dei provvedimenti con cui il Governo ha commissariato Bagnoli e della nomina del commissario. Solleverà anche profili di incostituzionalità in merito all’art 33 della legge Sblocca Italia e rispetto all’articolo 6 del DPCM. Il ricorso sarà depositato nei prossimi giorni, presumibilmente in settimana. “Il commissariamento di Bagnoli – ha detto il sindaco Luigi de Magistris che ha illustrato il ricorso alla stampa – è l’usurpazione della sovranità popolare e della democrazia rappresentativa. E’ un atto senza precedenti“. Il ricorso si snoda in 51 pagine in cui l’Avvocatura del Comune di Napoli controbatte le motivazioni che hanno portato il Governo a commissariare ed espone le ragioni dell’ amministrazione comunale “espropriata” delle proprie prerogative. Nel testo il Comune definisce “gravi condotte” del Governo Renzi, “l’occupazione istituzionale condotta con un abuso di potere” e “la commistione inquietante e senza precedenti tra pubblico e privato“. Con il ricorso, l’amministrazione de Magistris – come spiegato – intende “monitorare, censurare e discutere pubblicamente l’azione messa in atto dal Governo“.