“Non basta affidare i beni confiscati alla criminalita’ organizzata. Per fare una buona politica dell’antimafia bisogna definire le finalita’. Meno ludoteche e centri per anziani e piu’ cooperative e iniziative economiche per i giovani. I beni confiscati devono essere start up di legalita’ e di sviluppo. In questo modo lo Stato dimostra di saper usare un bene meglio della mafia o la camorra. Altrimenti, se il progetto fallisce, si lancia un messaggio negativo“. Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell’Autorita’ Nazionale Anticorruzione, nei giorni scorsi, nel corso della seconda giornata del convegno Giovani per il Mezzogiorno. Le attivita’ del Piano di Azione e Coesione, organizzato dal Dipartimento della Gioventu’ e del Servizio Civile Nazionale, in collaborazione con Invitalia, a Palazzo San Giacomo, a Napoli. “Un risultato positivo – ha aggiunto Cantone – si e’ avuto con l’affidamento dei terreni confiscati. I prodotti di Nco-Nuova Cucina Organizzata oggi si vendono anche al Nord e l’acronimo non ricorda piu’ la Nuova camorra organizzata“.