Rapporto Pmi, Grassi (Confindustria): Servono azioni diversificate a sostegno della competitività. In bilico la tenuta del sistema

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In foto Vito Grassi

“Nell’ultimo anno, le PMI italiane hanno dovuto fronteggiare da un lato le conseguenze della pandemia, e dall’altro un nuovo e inaspettato shock, quello del conflitto in Ucraina. In tale contesto, il Rapporto Regionale PMI rappresenta una preziosa cassetta degli attrezzi di analisi e proposte per sostenere ed accompagnare le imprese nel percorso di ripresa. Gli interventi non dovranno tenere conto solo delle criticità congiunturali, ma anche delle caratteristiche strutturali delle nostre PMI. In base alle nostre previsioni, infatti, il processo di recupero delle PMI italiane potrebbe subire una battuta d’arresto, con intensità diverse a seconda di come evolverà la situazione geopolitica internazionale e delle risposte europee e nazionali. È in bilico la tenuta stessa del sistema e per questo è necessario mettere in campo azioni diversificate, orientate al sostegno della competitività delle aziende, vero motore per la ripresa del Paese”. . Così Vito Grassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e Vicepresidente di Confindustria, commenta i dati del Rapporto Regionale PMI 2022, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con Unicredit e Gruppo 24 Ore.
“Tra le principali proposte prosegue Grassu – abbiamo individuato il rinnovo della moratoria di legge per le PMI; un intervento strutturato per la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese, su cui risultano ancora deboli le misure fiscali finora previste (ACE, credito DTA e aggregazioni); l’utilizzo di strumenti come la leva fiscale o il rafforzamento degli schemi di garanzia a supporto delle emissioni obbligazionarie e di altri strumenti di debito per favorire la crescita dimensionale delle imprese; la proroga del “credito d’imposta per la quotazione delle PMI” e lo sviluppo della finanza alternativa. Occorre, in sintesi, creare migliori condizioni e più efficaci strumenti per potenziare la struttura finanziaria, la patrimonializzazione delle imprese e rilanciarne gli investimenti, per accompagnarle in un percorso di crescita e di innovazione che coinvolga anche il capitale umano”.