“Quando mi sono candidato alle ultime Regionali ero capolista di Forza Italia e lo slogan che scelsi fu chiaro: con coerenza. Oggi leggo di tanti esponenti, anche campani, di Fi che si affannano a dire che non hanno cambiato loro ma è il partito che ha cambiato idee ed identità. Fandonie. È vero il contrario. Per salvaguardare le proprie rendite di posizione si arriva a compiere il cosiddetto ‘salto della quaglia’ ad un mese dal voto, mortificando gli elettori e i territori”. Ermanno Russo, per sei volte consigliere regionale della Campania, di cui ben cinque con Forza Italia (una con Fi-Pdl), non ha dubbi: “Sto con chi è rimasto al suo posto. Le altre scelte non mi toccano e non le condivido”.
Quindi, non è vero che Forza Italia ha cambiato pelle e che è appiattita sulle posizioni di Lega e FdI?
Assolutamente no. Forza Italia rappresenta quell’area moderata, liberale, riformista e anche socialdemocratica in cui milioni di italiani hanno creduto e credono da anni, rivendicando con orgoglio – come faccio io – le riforme dei governi Berlusconi e le tante innovazioni introdotte nella politica italiana da Silvio Berlusconi.
Lei proviene dal Psdi, il partito di Saragat, ed è confluito in Fi soltanto dopo che l’esperienza socialdemocratica è terminata. Crede che ci sia ancora spazio per quei valori in Forza Italia?
Ne sono certo. Mio padre Quirino è stato deputato, consigliere e assessore regionale, vicepresidente della Provincia di Napoli per conto del Psdi. La cultura politica di quei tempi e di quegli uomini era tutta improntata alla coerenza e alla lealtà. Oggi quei valori si ritrovano in Silvio Berlusconi e in Fi, come nel 1994. Non voglio giudicare le scelte altrui, non m’interessa farlo. Ma sto con chi è rimasto al suo posto, è sbagliato andar via quando non si condivide una linea. Ho visto che anche Caldoro ha rimarcato questo aspetto e mi fa piacere.
Quindi, resta in Forza Italia?
Ovviamente, sì. Resto in Forza Italia senza tentennamenti. Auspico un rinnovamento, come è giusto che sia. Ma non volto le spalle agli elettori. È successo anche a me in passato di essere in disaccordo rispetto a certe scelte e ho condotto le mie battaglie all’interno del partito. Ho accettato la candidatura a capolista nel 2020 alle elezioni regionali in Campania tenendo fede ad un patto con gli elettori, pur sapendo che le condizioni non erano delle migliori per la parte politica che rappresentavo. Per me la politica è coerenza. Oggi posso dire di camminare a testa alta, senza alcun imbarazzo. Altri non so se hanno questo stesso privilegio.
Chi vincerà le elezioni?
Al momento c’è un’unica grande e storica coalizione, che non ha mai cambiato idea e pelle in Italia, ed è quella di centrodestra. Credo che gli elettori riconosceranno questo valore e accorderanno la loro fiducia a chi si è dimostrato negli anni fedele ad una linea e a degli ideali ben precisi. Il resto sono alleanze. Ammucchiate per raccogliere voti. Le persone hanno abbastanza spirito critico per capirlo e orienteranno il proprio consenso altrove.