Regione, pm Roma: De Luca minacciato da giudice di Napoli

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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, tramite Giuseppe Vetrano (ex coordinatore delle liste a sostegno) e Carmelo Mastursi (già capo della segreteria ed assistente del governatore) sarebbe stato minacciato dal magistrato del tribunale civile di Napoli, Anna Scognamiglio, che era giudice relatore nella fase di merito del ricorso avviato dal governatore contro il provvedimento di sospensione in base alla legge Severino. I pubblici ministeri di Roma, Corrado Fasanelli e Giorgio Orano, lo scrivono nel capo d’imputazione del decreto di perquisizione eseguito nelle scorse settimane. La Scognamiglio, sempre secondo gli inquirenti, “abusando della sua qualità e dei poteri decisionali nelal suddetta controversia giudiziaria, in concorso con il coniuge Guglielmo Manna e con gli intermediari Giorgio Poziello e Gianfranco Brancaccio, minacciando De Luca, per il tramite di Vetrano e Mastursi di una decisione a lui sfavorevole da parte del tribunale con conseguente perdita della carica ricoperta, inducevano il medesimo (De Luca) a promettere a Manna la nomina ad una importante carica dirigenziale nella sanità campana“. Questo messaggio sarebbe stato recapitato sempre tramite Vetrano e Mastursi. La condotta sarebbe stata “reiterata” in occasione “dell’udienza tenutasi al tribunale di Napoli l’11 settembre 2015 ed avente ad oggetto la legittimità del Dpcm che aveva sospeso De Luca dalla carica di presidente della Regione Campania“.