“Il matrimonio in divisa va abolito, è maschilista”. La denuncia dell’avvocato Carmen Posillipo

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(foto da Pixabay)

Il matrimonio in divisa, le cosiddette nozze militari, con “il ‘colpettodi sciabola sul fondoschiena della sposa sono maschiliste e vanno assolutamente abolite”. A esprimere tutto il suo disappunto, dopo avere assistito a una cerimonia di quel tipo, è l’avvocato Carmen Posillipo, matrimonialista del foro casertano di Santa Maria Capua Vetere, già nota per le sue battaglie in favore del rispetto delle donne. Da tempo, infatti, l’avvocato è impegnata in una campagna contro la violenza di genere, soprattutto nelle scuole ma anche nelle piazze: “Invitiamo i ragazzi ad essere sensibili nei confronti dell’altro sesso – spiega – e, assistere a una scena del genere è fuorviante e diseducativo”. Inoltre, “molte di queste iniziative vengono realizzate con l’appoggio della Polizia di Stato e dei Carabinieri – sottolinea – e credo sia giusto che siano proprio le forze di polizia a fare il primo passo ‘rettificando’ il rito”. Di recente l’avvocato Posillipo ha assistito a un matrimonio in divisa con il tradizionale arco di sciabole: “ebbene – rimarca – è il riturale più maschilista al quale ho assistito”. La cerimonia si svolge innalzando un ponte di sciabole appena gli sposi varcano la soglia della chiesa, con il comandante che ordina “l’attenti”; i componenti del raggruppamento delle forze di polizia o militari sollevano le sciabole formando un ponte sotto il quale passano gli sposi prima di essere inondati dai lanci di petali e riso. “L’uscita dal ponte di sciabole – spiega l’avvocato Posillipo – è organizzata in modo che gli ultimi due militari del picchetto impediscano l’uscita della coppia dal ponte, incrociando in basso le loro spade che si scioglieranno solo dopo il bacio degli sposi”. E, secondo il legale, “fino a questo punto tutto non emergono criticità”. “Poi, però, – sottolinea il legale – c’è il lancio del cappello, dopo il bacio degli sposi, da parte di uno dei militari che, con un colpo di sciabola, farà cadere il copricapo dello sposo. Spetterà alla sua sposa raccoglierlo – dice indispettita Carmen Posillipo – e a quel punto un altro militare darà un colpetto con la sciabola al fondo schiena della sposa”. “Un gesto sicuramente poco regale elegante maschilista e di chiara sottomissione, – ammonisce l’avvocato casertano – tant’è che in quello a cui ho assistito si è preferito tagliare questo ultimo atto, di certo non al passo coi tempi. E meno male…”.