Commercialisti, a Napoli aggiornamento sulle nuove responsabilità amministrative degli enti

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Il progressivo ampliamento del catalogo dei reati presupposti contenuti nell’ambito del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 e una prassi giudiziale particolarmente severa suggeriscono a professionisti e imprese di aggiornarsi con scrupolo nella realizzazione e adozione di modelli di organizzazione di gestione idonei a prevenire i reati che possono essere commessi nell’esercizio dell’attività produttiva. Per questo, la Commissione di Studio “231/2001 Responsabilità sociale, etica e amministrativa degli Enti” dell’Odcec di Napoli, in collaborazione con l’Associazione Italiana Organismi di Vigilanza Legge 231, organizza il corso di perfezionamento “Il Ruolo del Dottore Commercialista nell’ambito dei Procedimenti Giudiziari ai sensi del Dlgs. 231/01, alla luce delle novità normative”. Il decreto legislativo n. 231 del 2001 introduce il concetto di “responsabilità amministrativa” delle persone giuridiche (e tra queste anche le associazioni con o senza personalità giuridica) per i reati commessi a loro vantaggio da soggetti che rivestono una posizione manageriale, ovvero da quanti sono sottoposti al controllo di questi ultimi e la legge prevede anche la possibilità dell’esclusione, totale o parziale, della responsabilità dell’ente, se esso ha adottato modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire i reati della specie prevista. L’adozione del modello è facoltativa per le aziende e in generale per tutti gli enti collettivi. Tuttavia la sua mancata presa in carico può esporre l’ente alla responsabilità per gli illeciti commessi da amministratori e dipendenti. Il corso – Dalla durata complessiva di 16 ore, il corso vedrà gli interventi di importanti relatori del mondo giudiziario, degli organi di polizia giudiziaria, professionisti e docenti. Il corso sarà suddiviso in quattro parti: la prima di carattere generale, ed è destinato ai commercialisti e professionisti e dirigenti che svolgono ruoli di controllo e consulenza, nell’esercizio della propria attività in materia di 231/01. Il 13 novembre alle ore 15 presso la sede dell’ODCEC di Napoli in Piazza dei Martiri avrà inizio il corso vi saranno i saluti di: Vincenzo Moretta; Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli; Ettore Ferrara Presidente Tribunale di Napoli – Ministero della Giustizia; Bruno D’urso Presidente aggiunto sezione G.I.P. Tribunale di Napoli – Ministero della Giustizia Fausto Zuccarelli, Procuratore aggiunto Procura della Repubblica – Tribunale di Napoli; Vincenzo Caputo, Vicepresidente Giovani Imprenditori di Confindustria; Achille Coppola, Segretario Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; Michele Saggese, Consigliere Delegato Commissione 231/01 Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli. Ad introdurre i lavori sarà Stefano Cola, Presidente Commissione 231/01 Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli. Gli interventi programmati del primo giorno saranno di Alfonso Furgiuele, Professore di Diritto Processuale Penale presso Università degli Studi di Napoli Federico II; Daniela Di Scenna della sezione Affari Legislativi di Confindustria e di Elisabetta Midena dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Gli obiettivi – Il corso persegue l’obiettivo di meglio definire il ruolo del professionista nell’ambito dei procedimenti giudiziari ai sensi della legge 231/2001, nonché creare quella osmosi tra organi giudiziari e professionisti nell’ambito di una crescita culturale, elemento vitale per gli approfondimenti su tale legge, ampiamente presente anche negli atti gestionali ed amministrativi dell’amministrazione dello stato. “Un sentito grazie personale alle istituzioni – così Stefano Colache come sempre permetteranno grazie alla loro presenza lo svolgersi di questo Corso di perfezionamento 231, che oltre a rappresentare un momento di alta specializzazione professionale aiuteranno anche il diffondersi di linee guida emanata dagli organi istituzionali a comprova di un percorso i legalità a cui tutti noi dovremmo sempre mirare come obiettivo primario nella conduzione di attività aziendali e professionali“. “Nell’ambito della compliance aziendale – chiarisce il dottore commercialista Stefano Meer, esperto di compliance 231 – prende sempre più piede la responsabilità amministrativa degli enti grazie anche al crescente fenomeno di instaurazione dei procedimenti giudiziari 231, che può comportare a carico dell’azienda sanzioni pecuniarie fino ad un massimo di 1.549.000 euro, o in specifici casi sanzioni interdittive che implicano una limitazione temporanea dell’esercizio di una facoltà o di un diritto, in tutto o in parte, come l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze, concessioni funzionali all’esercizio dell’attività, o il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi e la revoca di quelli già ottenuti o il divieto di pubblicizzare beni o servizi“.