Jazz al tramonto ieri sera ad Aquapetra, l’esclusivo hotel 4 stelle lusso immerso nello straordinario territorio dell’Alto Sannio. Il resort di Telese Terme (Bn), unico nel suo genere con 25 ettari di bosco, i frutteti e gli oliveti secolari, ha ospitato il Nicola Sala Jazz Ensemble del Conservatorio Statale “Nicola Sala” di Benevento, presieduto da Caterina Meglio.
Dopo il successo dell’edizione 2022 della Festa europea della Musica, il Conservatorio sannita è tornato a far parlare di sé con un evento all’aperto dal titolo “The American Jazz Songbook”, incentrato sulle perle del repertorio classico dei songwriter statunitensi.
A farla da padrone brani come “In Walked Bud” e “Blue Monk” di Thelonious Monk, “Easy To Love” di Cole Porter, “Black Orpheus” (Manhã de Carnaval) di Luiz Bonfá, “In A Mellow Tone” e “Sophisticated Lady” di Duke Ellington.
La magica atmosfera dell’Aquapetra Resort & Spa, diretta dal general manager Enrico Ferrari, ha fatto da cornice all’esibizione della formazione jazzistica del Conservatorio di Benevento, composta dai docenti del “Nicola Sala” Elisabetta Antonini (voce), Michele Di Martino (pianoforte), Ferruccio Corsi (sassofono), Leonardo De Lorenzo (batteria), Luca Pirozzi (basso) e Roberto Spadoni alla chitarra e, per l’occasione, anche direttore della band.
Presente all’esibizione il direttore del Conservatorio sannita Giosuè Grassia e il maestro Giuseppe Ilario.
I docenti del “Nicola Sala” si costituiscono di volta in volta in formazioni per interventi concertistici che vanno dal piccolo gruppo fino alle grandi orchestre. Numerosi sono i progetti in cui risultano coinvolti anche gli studenti o gli ex studenti del Conservatorio, che si aggiungono in occasione di eventi. Recentemente il Nicola Sala Jazz Orchestra ha tenuto un tributo alla figura di Charlie Mingus e il “Pierino e il Lupo” di Sergej Prokof’ev in versione jazz con la voce recitante di Elio (Elio e le storie tese), oltre che un evento con Tullio De Piscopo protagonista ed ospite dell’orchestra.
Aquapetra
Nasce dal recupero di un antico borgo del 1858. Tra le stradine lastricate, nella piazzetta, nelle costruzioni in pietra riecheggia l’energia di un nucleo abitativo ricco di storia e di identità, che si anima di nuova vita. La pietra calcarea, il legno, il cotto creano atmosfere calde e accoglienti. La luce ha un ruolo da protagonista: grazie alle strutture vetrate, interno ed esterno si fondono, offrendo un costante dialogo con la natura. Ai 25 ettari di boschi, frutteti e oliveti secolari si aggiungono le 42 camere e suites, la Spa, la grande piscina esterna, i ristoranti e il bar creando un piccolo universo di bellezza e benessere dove vivere un’esperienza unica di piacere e relax. L’esperienza gourmet è guidata dallo chef Luciano Villani. Il ristorante “La Locanda del Borgo”, 1 Stella Michelin dal 2017, propone una cucina che prende ispirazione dal territorio e coniuga con equilibrio tradizione e creatività.