Tokyo, la BOJ lascia invariata la politica monetaria

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Piazza Affari positiva in avvio. L’indice Ftse Mib segna un +0,53% a 22.562 punti, mentre l’All Share registra un +0,38% a 24.199 punti. Apertura in lieve calo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 94 punti contro i 95 della chiusura della vigilia. Il rendimento espresso è pari all’1,46%. Forex: Euro in crescita in avvio dei mercati. La divisa unica segna un aumento dello 0,1% a 1,0989 rispetto al dollaro. Sale lo yen dopo che la Banca centrale del Giappone (Boj) ha deciso di non ampliare l’allentamento monetario spostando però più in là l’obiettivo di crescita e inflazione. La divisa giapponese cresce dello 0,3% rispetto al dollaro a 120,7 e dello 0,2% a 132 sull’euro. Prezzo dell’oro stabile sul mercato. Il metallo con consegna immediata passa di mano in Asia a 1146 dollari l’oncia. Dopo la mancata decisione della Boj di ampliare l’allentamento monetario, gli investitori guardano ora alle decisioni della Federal reserve Usa e al suo previsto rialzo dei tassi a dicembre.

Borse asiatiche

Borse asiatiche fiacche nell’ultima seduta della settimana dopo la decisione della Banca centrale del Giappone di mantenere invariata la politica monetaria e quella del partito comunista cinese di allentare le strette maglie della politica sulle nascite. Il comitato centrale del partito comunista ha infatti revocato l’obbligo per le coppie cinesi di avere solo un figlio, ammettendone due. In ogni caso, la borsa giapponese ha chiuso tonica recuperando in corso di seduta l’iniziale debolezza fino a toccare il massimo da due mesi. La decisione era attesa anche se alcuni investitori avevano scommesso che la banca centrale avrebbe fatto ulteriori passi per sostenere l’economia nipponica e molti si aspettano un allentamento. “La Banca del Giappone probabilmente sta aspettando le mosse della Fed a dicembre prima di decidere un ulteriore allentamento”, ha dichiarato alla Reuters Hiromachi Shirakawa, chief economist presso Credit Suisse Securities Japan. Secondo alcuni osservatori, tuttavia, l’intervento della Fed è atteso non prima di gennaio, ma più probabilmente in aprile. L’inflazione intanto è scesa in settembre dello 0,1% su base annua, per il secondo mese consecutivo, mantenendo l’indice dei prezzi al consumo distante dal target del 2%. L’indice Nikkei termina in rialzo dello 0,78%, a 19.083,10 punti, mentre il più ampio indice Topix guadagna lo 0,72% a 1.558,20 punti. L’indice dell’Asia-Pacifico MSCI, che non comprende Tokyo, intorno alle 8,35 è piatto a 423,22 punti. L’indice Nikkei ha invece chiuso in rialzo dello 0,78%. SHANGHAI ha archiviato la seduta appena sotto la parità ma ha accumulato nel mese di ottobre guadagni che sfiorano l’11% dopo lo choc estivo. Bene i titoli dell’alimentare e bevande, stimolati dagli annunci sulla nuova politica delle nascite mentre arretra il manifatturiero. In evidenza Meiyan Jixiang, che ha perso circa il 6%; Citic, a +3,7% e Yili Company, +2,4%. HONG KONG perde lo 0,38% (Prada in controtendenza guadagna l’1,62%). SYDNEY, in calo per il quinto giorno consecutivo, lascia sul terreno a fine seduta mezzo punto, con i minerari in flessione sui timori per la domanda da Cina e Usa con la crescita che rallenta e i risultati del settore bancario sotto le attese che peggiorano il sentiment. Su base settimanale l’indice ha perso intorno al 2%, dato peggiore dalla settimana del 21-25 settembre ma su mese il mercato ha macinato guadagni in crescita del 4,33%, migliore performance da luglio. Poco sotto la parità TAIWAN che ha perso lo 0,2% dopo dati sul Pil trimestrale sotto le attese a -1% su base annua. SEUL ha chiuso la seduta sostanzialmente piatta con lo sguardo degli investitori rivolto verso le prossime mosse della Fed e l’andamento dell’economia globale. SINGAPORE cede lo 0,19%.

Borsa Usa

Rallenta più del previsto la crescita del Pil, indici chiudono in leggero ribasso a New York dopo la pubblicazione del dato relativo al terzo trimestre che si rivela inferiore alle attese. La crescita si è fermata a +1,5% contro il +1,6% indicato dal consensus. Il Dow Jones ha perso lo 0,13%, l’S&P 500 lo 0,05% e il Nasdaq Composite lo 0,46%. Nel secondo trimestre il PIL era cresciuto del 3,9%. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 23 ottobre si sono attestate a 260 mila unità, inferiori alle attese degli analisti pari a 263 mila unità ma di poco superiori al dato rilevato la settimana precedente (259 mila unità ). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,144 milioni, inferiore ai 2,160 milioni attesi. L’indice Pending Home Sales (vendite di case con contratti ancora in corso) ha evidenziato un decremento del 2,3% m/m in settembre, peggiorando le attese degli addetti ai lavori che avevano stimato una variazione positiva pari all’1% m/m. Il dato è inoltre inferiore al calo dell’1,4% m/m registrato nel mese precedente. Sul fronte societario PayPal -1,67%. I ricavi dello specialista dei pagamenti nel terzo trimestre sono aumentati meno del previsto a 2,25 miliardi di dollari (+14% su base annua) contro i 2,27 miliardi indicati dal consensus. Aetna +3,39%. Il gruppo dell’assicurazione sanitaria ha alzato le stime di utile operativo per l’esercizio in corso a 7,45-7,55 dollari da 7,40 della precedente guidance. MasterCard +0,48%. Il gigante delle carte di credito ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre con un utile di 977 milioni di dollari, in calo rispetto a 1,01 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. L’utile per azione rettificato si è attestato a 0,91 dollari, 3 centesimi in più delle attese. ManpowerGroup +1,34%. Lo specialista del lavoro interinale ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie per 6 milioni di azioni e un dividendo di 0,80 dollari per azione. Goodyear Tire & Rubber -4,62%. Il produttore di pneumatici ha annunciato una trimestrale con profitti in forte crescita ma ricavi in calo. Nel terzo trimestre l’utile è aumentato a 271 milioni di dollari (0,99 dollari per azione) da 161 milioni dello stesso periodo di un anno prima mentre i ricavi sono diminuiti a 4,18 miliardi da 4,66 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,97 dollari su ricavi per 4,22 miliardi. Allergan +5,98% e Pfizer -1,92%. I due colossi farmaceutici hanno avviato tra ttative preliminari per una possibile fusione. GoPro -15,19%. Il produttore di microcamere indossabili ha fornito un outlook per il trimestre in corso deludente.

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,2% e il Ftse100 di Londra lo 0,15%. Sotto la parità l’Ibex35 di Madrid (-0,2%). In Germania, l’Ufficio federale di statistica (Destatis) ha reso noto che nel mese di settembre le Vendite al Dettaglio hanno fatto segnare una variazione nulla su base mensile. Le attese erano fissate su un incremento dello 0,4%. Inoltre è stato rivisto al ribasso il dato di agosto da -0,4% a -0,7% m/m. Su base annuale l’indice è cresciuto del 3,4% (consensus pari a +4,2%). In Francia l’Insee ha reso noto che nel mese di settembre la spesa per consumi e’ rimasta invariata su base mensile, dopo un incremento dello 0,1% rilevato il mese p recedente. Gli addetti ai lavori avevano stimato un incremento del valore della spesa al consumo pari allo 0,2%. Più tardi (alle 11 ora italiana) saranno annunciati i dati su inflazione e disoccupazione nella zona euro.

Italia

Il Ftse Mib segna +0,50%, il Ftse Italia All-Share +0,47%, il Ftse Italia Mid Cap +0,30%, il Ftse Italia Star +0,40%. Prosegue il rally di Telecom Italia (+3,8%) in scia alle notizie sui movimenti nell’azionariato. Xavier Niel ha comunicato alla Consob di aver incrementato, in data 27 ottobre, la partecipazione potenziale in Telecom Italia al 15,143% del capitale, di cui il 10,033% rappresentato da opzioni call (aventi date di regolamento tra giugno 2016 e novembre 2017) e il 5,109% da “altre posizioni lunghe”. Finmeccanica (+0,7%) guadagna terreno in scia al comunicato relativo alla conclusione, insieme ad Hitachi, delle “attività, e le relative intese, di definitiva verifica in ordine al soddisfacimento delle condizioni contrattuali sia relative ad Ansaldo STS sia ad AnsaldoBreda e di poter pertanto procedere anche al closing dell’operazione di cessione della propria partecipazione, pari al 40% circa, in Ansaldo STS S.p.A. nel complessivo ambito della valorizzazione del settore trasporti. Reply (+2,5% a 115,30 euro) tocca i nuovi massimi storici a 117 euro e conferma un andamento rialzista.


I dati macro attesi oggi

Venerdì 30 ottobre 2015

08:00 GER Vendite al dettaglio set;

08:45 FRA Consumi set;

09:00 SPA PIL (prelim.) T3;

10:00 ITA Tasso di disoccupazione (prelim.) set;

11:00 EUR Inflazione (flash) ott;

11:00 EUR Tasso di disoccupazione set;

11:00 ITA Inflazione (prelim.) ott;

12:00 ITA Indice prezzi alla produzione set;

13:30 USA Indice costo del lavoro T3;

13:30 USA Indice produttività del lavoro T3;

13:30 USA Deflatore consumi set;

13:30 USA Redditi privati set;

13:30 USA Consumi set;

14:45 USA Indice PMI Chicago ott;

15:00 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) (finale) ott;

15:00 USA Intervento Williams (Fed);

16:25 USA Intervento George (Fed).