M5S senza pace, da attivisti Napoli nuovo ricorso sul voto di marzo

117
in foto Giuseppe Conte

Lo avevano annunciato all’Agi, e lo hanno fatto. Gli attivisti di Napoli del Movimento 5 stelle hanno depositato un nuovo ricorso “dal non Statuto al Non Garante, deriva inaccettabile del nostro MoVimento”, come scrivono in una nota, che riguarda il voto di marzo che ha riconfermato le decisioni prese ad agosto di un anno fa, sancendo la leadership di Giuseppe Conte e un nuovo statuto, riconfermati un mese fa mentre ancora la settima sezione civile del tribunale di Napoli deve decidere sulla questione. La notizia arriva nel pomeriggio in cui Conte è atteso in Campania nel Casertano. “Abbiamo depositato ufficialmente un nuovo ricorso presso il tribunale di Napoli assistiti dal nostro legale Lorenzo Borrè, costretti dal perdurare della conduzione autoreferenziale del M5S da parte di un manipolo di persone autoproclamatosi ‘dirigenza’. Il moVimento al quale siamo iscritti non doveva essere questo e i risultati del nuovo corso del M5S condotto in modo oligarchico e vestito da partito sono sotto gli occhi di tutti, e restituiscono la cifra del danno che ha cagionato la nuova ‘dirigenza’ in violazione delle regole interne. Dunque siamo costretti a ricorrere ancora una volta alla giustizia, per difendere quei valori e quei principi nei quali, insieme a Gianroberto Casaleggio, abbiamo creduto e continuiamo a credere”, dicono i nuovi ricorrenti, tra i quali Steven Hutchinson, già tra i tre che hanno avanzato la prima richiesta di cancellazione dell’esito di una consultazione che non aveva permesso il voto a una parte degli iscritti.