In Cina è di nuovo incubo Covid: a Shanghai 11 morti, mai così tanti. Dal Governo misure senza precedenti

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Non c’è fine per l’incubo Covid a Shanghai. Le autorità, riporta la Bbc, hanno annunciato che inaspriranno l’attuazione delle rigide misure di lockdown imposte a causa dell’impennata di contagi da coronavirus. Tra le misure, stando alla Bbc, dispositivi di allarme alle porte per evitare che i positivi escano, nonché un’intensificazione delle operazioni di sanificazione delle case nelle aree della città più colpite dal boom di contagi e quindi l’obbligo per chi vi abita, probabilmente anche se non si tratta di persone contagiate dal Covid, di lasciarle temporaneamente. Il Global Times scrive di “una battaglia decisiva” per Shanghai per “eliminare” le infezioni da coronavirus “all’interno delle comunità”, di una “fase cruciale” della “battaglia”, come dicono le autorità locali, e conferma “nove” misure “importanti” nell’ambito di quella che viene descritta come una “nuova campagna” ma che nei fatti significa ancora lockdown duro. Il South China Morning Post scrive che è stato prorogato fino al 26 aprile il lockdown duro, l’ “ordine di blocco”. E, stando al Global Times, l’obiettivo è riuscire ad azzerare i nuovi casi entro i primi di maggio in quello che è il cuore dell’economia cinese. I dati della Commissione sanitaria della megalopoli cinese da 26 milioni di abitanti parlano di altri 11 decessi e a Shanghai non c’era mai stato un bollettino così dall’inizio della pandemia. Quello ufficiale riportato dall’agenzia Xinhua segnala anche 17.629 nuovi casi (1.931 di trasmissione locale e 15.698 relativi a soggetti asintomatici) e precisa che per quanto riguarda i decessi si tratta di persone anziane con patologie pregresse.
Da oggi, secondo gli annunci delle autorità locali, scatteranno varie campagne per tentare di bloccare la diffusione del virus, anche test di massa in varie zone della città, divisa in aree inquadrate in tre “categorie” in base al livello di rischio. Per le autorità di Shanghai, che insistono sulla strategia ‘zero-Covid’, “al momento la situazione epidemiologica è ancora molto grave e il lavoro di prevenzione e controllo è in una fase critica”. In tutto il gigante asiatico, compresi i dati di Shanghai, sono 2.119 i nuovi casi confermati di trasmissione locale del coronavirus e 16.383 quelli relativi a soggetti asintomatici. Le autorità sanitarie parlano di 30.813 pazienti Covid ricoverati negli ospedali di tutto il Paese e la Xinhua riferisce di 160 pazienti che a Shanghai sono in gravi condizioni e di altri 24 le cui condizioni vengono descritte come “critiche”. Con gli 11 decessi registrati ieri nella città sale a 4.674 il numero delle persone che in Cina – stando ai dati ufficiali – sono morte per complicanze legate al coronavirus dall’inizio della pandemia. Ieri nel suo intervento alla conferenza annuale del Boao Forum for Asia il leader cinese Xi Jinping – che va verso il terzo mandato e che non ha fatto alcun riferimento esplicito alla situazione a Shanghai – ha insistito affinché la comunità internazionale lavori “insieme per difendere le vite e la salute delle persone” e sulla necessità di maggiore impegno “per far sì che l’umanità arrivi a una vittoria definitiva sulla pandemia di Covid-19”.