Russia, il console onorario a San Marino prende le distanze da Putin

317
In foto Vladimir Lisin
Tempi duri per gli oligarchi russi che si sono arricchiti alla corte di Putin, ma anche di tutti i nuovi ricchi che venivano  notati nelle località del turismo italiano più in voga come Capri, portando molti soldi e i loro panfili dalla tecnologia ultra moderna. Non tutti sembrano incappati in questa rete di negazioni che è partita con la guerra russo ucraina e non si sa che sorte avrà; uno di essi corrisponde ad un nome che non compare nella black list degli amici di Putin. Si tratta del re dell’acciaio, Vladimir Lisin, considerato l’oligarca più ricco di Russia, a fronte di un patrimonio che nel 2021 sfiorava i 27 miliardi di dollari. Console onorario di San Marino in Russia da due decadi, Lisin ha di recente preso le distanze dall’invasione dell’Ucraina in una missiva diretta ai vertici e dipendenti della sua società siderurgica, definendo la perdita di vite umane, «una tragedia difficile da giustificare». Il magnate 66enne vanta legami d’affari con il cognato del re Filippo del Belgio, Lorenz Habsburg-Lothringen. Legami che secondo i ben informati avrebbero fatto da scudo, proteggendolo almeno per ora dalle sanzioni internazionali, che invece hanno colpito altri Paperoni della Federazione russa. Lisin è giunto al jet-set dopo una lunga gavetta: il primo lavoro che ottenne nel 1975 lo relegava a meccanico in miniere di carbone. A fare la differenza furono i suoi risultati scolastici, culminati nella laurea in ingegneria metallurgica conseguita nel 1979, con tanto di master e dottorati inanellati a stretto giro. Stando alla Bbc però il suo limbo dorato starebbe per svanire. Il Regno Unito avrebbe infatti preso di mira il castello del 17esimo secolo, che l’imprenditore possiede in Scozia.