L’Ambasciata d’Italia in Zambia , a Lusaka per la precisione, di cui l’Ambasciatore Antonio Maggiire, ha organizzato giovedì 17 febbraio, dalle 10 alle 17.30, l’evento “ARTE e Tecnologia”. Con la partecipazione del Ministro Zambiano per la Tecnologia e la Scienza On. Felix Mutati, questo evento, terzo appuntamento di una serie di cinque, fa parte del Progetto “Italia-Zambia, un Ponte fatto ad Arte”, curato dal Professor Costantino D’Orazio, storico dell’arte e curatore presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La sessione del mattino, dal titolo “ARTE e Tecnologia: integrazione tecnologico-scientifica per lo sviluppo dello Zambia”, si è sviluppato attorno ai temi di scienza, tecnologia, ricerca e sviluppo, con particolare attenzione al ruolo cruciale dell’Italia nel processo di digitalizzazione dello Zambia. L’evento ha visto la partecipazione istituzionale del Ministro per la Tecnologia e la Scienza On. Felix Mutati e della Delegazione dell’Unione Europea in Zambia. Sono seguite le presentazioni di eccellenze italiane nel mondo della ricerca tra cui l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, l’Istituto Italiano di Tecnologia IIT ed il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria CREA, che identificheranno – assieme al governo zambiano e all’eccellenza zambiana BongoHive Technology & Innovation Hub – possibili modalità di cooperazione per supportare la digitalizzazione dello Zambia. La sessione del pomeriggio, dal titolo “ARTE e Tecnologia: da software a virtual-ware”, ha analizzato il legame tra Arte e Tecnologia attraverso una conversazione tra il professor D’Orazio e l’artista italiano Gioacchino Pontrelli. Pontrelli che ha illustrato la sua ricerca pittorica, che si muove attraverso la campionatura di immagini tratte dalla rete internet, in una simbiosi tra il mondo virtuale e quello reale, tipico del lavoro più contemporaneo. A conclusione del dialogo, D’Orazio ha illustrato l’avvincente rapporto tra la tecnologia e l’arte nella storia, dall’antichità ai nostri giorni. Dalla costruzione delle piramidi egizie all’invenzione del Bosco Verticale, passando per la camera ottica e le “velocità” futuriste. A chiusura della giornata, l’artista zambiana Nukwase Tembo ha presentato una nuova performance, nella quale mette in scena le contraddizioni che l’umanità ha vissuto durante la pandemia, quando i mezzi tecnologici hanno dimostrato la loro estrema utilità ma anche il pericolo che rappresentano per le nostre relazioni. L’evento, con una struttura di webinar ibrido, è stato fruibile sia in presenza presso il Centro Culturale Italo-Zambiano di Lusaka che in modalità digitale, tramite piattaforma Webex (per la sessione del mattino al link: https://maeci.webex.com/