Premi Ussi 2021 nel segno di Franco Lauro, presente la moglie Francesca e Luca Pancalli

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in foto I premiati del Premio Giornalistico USSI 2021, intitolato a Franco Lauro (Foto Pino Fama)

L’evento, organizzato dall’Unione stampa sportiva italiana con la Federazione nazionale della stampa, l’Ordine dei Giornalisti e la Fondazione Murialdi, ha avuto per profilo la cronaca rispettosa dei diritti, attenta ai dettagli, capace di costruire storie e racconti con senso di responsabilità. Francesca Romana Mezzo, vedova di Franco Lauro, il volto segnato dalla commozione, ha annuito. E nel salone d’onore del Coni, è partito un lungo e convinto applauso. “L’Ussi è nata su una nave ancorata nel porto di Genova nel 1947. Festeggiamo i nostri primi 75 anni. Farlo nel ricordo di un collega qual è stato Franco Lauro, è – ha detto Gianfranco Coppola, presidente nazionale Ussi – per me motivo d’orgoglio e soddisfazione. Collaboravo in tv con Franco, Lui conduceva, mi chiamava ed esordiva chiedendomi se disturbava. Uomo e professionista di rara sensibilità”. Per l’Unione stampa sportiva, presente con il direttivo e con i presidenti dei gruppi regionali, un passaggio teso a riaffermare la qualità, l’impegno, l’attenzione a un mestiere che non fa sconti.

La ricchezza del mondo paralimpico
Alla cerimonia di consegna dei premi, per la prima volta ha preso parte anche Luca Pancalli. Un altro momento da rimarcare: l’Ussi, benemerita del Comitato paralimpico, rafforza la propria missione verso un mondo che ha e merita grandi attenzioni. “Franco Lauro è stato un signore del giornalismo sportivo italiano, merita questo e altro. e non lo dico per cortesia, è stato attento e sensibile anche per il mondo che rappresento” ha esordito il presidente Pancalli. “Voi siete indispensabili, dodicesimo giocatore in campo che ha la capacità di incidere sulla società civile e sulla cultura di questo paese. Dovete narrare ed educare, una bella responsabilità”. Ma non solo. “Le vostre attenzioni per il mondo paralimpico meritano un plauso. Serve consapevolezza per fare bene il vostro mestiere. La società cambia anche grazie al mondo paralimpico, voi la state accompagnando e avete la responsabilità per aiutare l’Italia ad essere un paese migliore, più equo, più giusto. Chi mai – ha proseguito Luca Pancalli – avrebbe pensato che Rai 1, al tg della sera, e i grandi giornali in prima pagina, potessero aprire con i successi ai Giochi paralimpici di Pechino. Serviva fare squadra, voi dell’Ussi l’avete fatta con noi. Grazie”.

Memoria e partecipazione
Riccardo Signori, vice presidente Ussi e coordinatore della giuria che ha assegnato i premi, ha evidenziato la nuova categoria reportage video e radio. “Abbiamo avuto una straordinaria partecipazione, soprattutto da parte delle colleghe”. Da Vittorio di Trapani, giurato in rappresentanza della Fnsi, un grazie particolare “per aver scelto Franco Lauro: queste non sono e non devono essere operazioni di memoria, finirebbe presto. Questa vostra scelta ha senso se intorno alla memoria costruiamo il modo in cui intendere il giornalismo e la sua attenzione allo sport di base. Tra due giorni si tiene la Giornata internazionale voluta dall’Onu per sviluppo della pace attraverso lo sport. E mi è piaciuta la decisione di dedicare 3′ prima della partita Juventus-Inter con l’identico obiettivo. Un ottimo spot. E se adesso in Italia si parla di sport in Costituzione, significa che si vogliono riconoscere i diritti anche a chi non li ha. Abbiamo l’obbligo di contribuire alla costruzione della pace. Inoltre – ha concluso Di Trapani – domani ci sarà ancora un’udienza per Patrick Zaki. Speriamo possa ritrovare la libertà e tornare a tifare Bologna”.

Valori e diritti, in marcia con i cronisti sportivi
Un viaggio che al Salone “Giulio Onesti” ha avuto per protagonisti i consiglieri nazionali e i presidenti dei gruppi regionali Ussi, con in prima fila Mario Zaccaria, presidente della conferenza dei presidenti. A ricevere il premio di mille euro i primi classificati delle cinque categorie in gara. Riconoscimenti anche per i secondi classificati.
In sintesi, Dario Ricci (Radio24) ha vinto nella sezione “reportage radio” con il sevizio “Sulle strade di Valentino Rossi”. A seguire, Maurizio Ruggeri Fasciani (RadioRaiUno).
Monica Matano (Raisport) è risultata prima nella sezione “reportage video” con il servizio “Nicole Orlando: vietato dire non ce la faccio”. In sala, applaudita a lungo, Nicole Orlando con Anna Miglietta, presidente della Società ginnastica La Marmora di Biella. Seconda piazza per il duo Stefania Cappa e Manuel Notari (Web Raisport).
Nella sezione “fotografia” vittoria per merito della free lance Francesca Soli: l’immagine ”All’alba vincerò, maratona di Roma 20-21” ha colpito le attenzioni della giuria. Alle spalle della Soli il freelance Roberto Trabucchi. Fra i giovani “under 40 carta stampata e web” ha trionfato Alberto Dolfin (La Stampa) con il servizio: “Oksana Masters, la straordinaria storia della stella delle Paralimpiadi”. Menzione speciale per la seconda classificata Gabriella Cantafio (VanityFair).
Successo femminile anche fra gli “over 40 carta stampata e web” con Monica Colombo (Corriere della sera) con il servizio: ”Milan-Inter, la coreografia del derby: nata nei giorni più bui del Covid”. Piazza d’onore per Alberto Caprotti (Avvenire).

Free lance, tra passione e sacrificio
“Penso ai giovani colleghi che navigano nel mare della precarietà. E applaudo ai tanti – ha rimarcato il giurato Valerio Piccioni – che hanno nel profondo questo mestiere e non si arrendono”. A seguire, sala in assoluto silenzio per la proiezione del video, intenso e toccante, di Ilaria Alpi: “Avete dimenticato il cuore. Il mio ancora batte”, realizzato e presentato dalla Fondazione Murialdi. Applausi. Nel corso della giornata Gianfranco Coppola ha inviato un messaggio affettuoso a Giovanni Malagò (“Siamo ospiti del Coni in questa sala meravigliosa”) e Vito Cozzoli: “Con Sport e salute siamo molto vicini, un’intesa proficua per la categoria e per lo sport”. L’Ussi ha premiato anche Danilo Di Tommaso, a capo della comunicazione del Coni.
Da sottolineare le parole di Mimma Calligaris. “La qualità, la passione e la voglia di fare questo mestiere non hanno genere. Anche il merito non ha età, altrimenti si rischia di far decadere la nostra professione” ha rimarcato la vicepresidente Ussi. Quindi, foto, scambio di pacche e ancora applausi per il video ideato e coordinato dal vicepresidente Giuliano Veronesi sulle settantacinque candeline dell’Ussi. Dai primi campioni del dopoguerra a Novella Calligaris e Sara Simeoni, Marco Pantani e Yuri Chechi, Valentina Vezzali e Alex Del Pietro, Federica Pellegrini e Cristiano Ronaldo. Un mixage perfetto, lo specchio di un Paese che rimboccarsi le maniche, soffrire e crescere. raccontato anche dai cronisti dell’Ussi. “Siamo volontari sul territorio, al servizio dei colleghi e delle colleghe. Serve specie in tempi di fake news e informazione incontrollata, sempre più – ha concluso Gianfranco Coppola – professionalità, attenzione e impegno per non essere o diventare solo una sigla”.