Emirati Arabi, le eccellenze italiane protagoniste ai CeoforLife Awards

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Nuove tecnologie applicate alle smart cities e alla tutela dell’ambiente, formazione e well-being per i dipendenti, educazione all’utilizzo consapevole di internet, programmi di inclusione lavorativa. Sono solo alcuni dei temi toccati dai progetti delle aziende, eccellenze italiane ed emiratine, premiate con CeoforLife-Eci United Arab Emirates & Global Awards, realizzati dalla Community di CeoforLife in collaborazione con Etihad Credit Insurance (ECI), e in partnership con eFM e Engineering.

“Negli Emirati, le aziende italiane, con una storica presenza in settori come energia e infrastrutture – ha commentato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – stanno registrando un aumento di quote di mercato grazie alla loro expertise. C’è spazio per una crescita delle nostre aziende italiane anche in settori high tech come rinnovabili, sanità e innovazione tecnologica”. Infatti, ha aggiunto Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, “l’Italia è tra i principali partner commerciali europei degli Emirati Arabi Uniti: stando ai dati del 2020, siamo il primo partner tra gli Stati membri dell’UE e l’ottavo in assoluto con un valore dell’interscambio pari a 8,4 miliardi”.

All’incontro hanno preso parte per gli Emirati Arabi Uniti, il ministro dell’Economia, Bin Touq Al Marri; e il ministro del Commercio Estero, Thani Al Zeyoudi; per l’Italia. “Ci sono molte aree in cui la partnership tra i due paesi offre ampie opportunità di crescita, dalla cooperazione culturale a quella scientifica, e naturalmente, alla sfera economica”, sottolinea Giordano Fatali, presidente e fondatore di CeoforLife e i progetti premiati “hanno in comune il filo dell’innovazione al servizio della sostenibilità e attenzione all’ambiente e alle comunità”.

Insomma, come spiega il ministro Enrico Giovannini, “sta cambiando nel modo in cui pianifichiamo e realizziamo le nuove infrastrutture. Questo approccio diventerà il nuovo standard per tutti i nuovi progetti in Italia”, questo approccio è partito dal cambio del nome del ministero, in Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: “un nuovo approccio in cui stiamo disegnando, pianificando e costruendo il nuovo sistema infrastrutturale del paese”.

Tra i progetti premiati nel corso dell’iniziativa che si è svolta tra Roma e Dubai, diversi hanno toccato anche i temi della formazione e del digitale. Coinvolgere i giovani inattivi nelle opportunità di studio e lavoro è l’obiettivo di una campagna di comunicazione su cui sta lavorando il ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, mentre per Maria Cristina Messa, ministro dell’università e della ricerca, è fondamentale ” aumentare la mobilità sia degli studenti che dei docenti” perché “serve una circolazione dei cervelli, il problema non è mandar fuori, ma far circolare cervelli e rendere l’Italia un paese attrattivo per chi fa ricerca”.