Mentre è in corso la firma del “Patto per Napoli” tra il premier Mario Draghi e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi al Maschio Angioino, cresce l’attenzione circa le misure messe in campo da Palazzo San Giacomo per soddisfare le condizioni utili ad attivare l’accordo tra lo Stato e il Comune per il ripiano del disavanzo e per il rilancio degli investimenti in città. Delle risorse stanziate da Palazzo Chigi già si è detto tanto, si tratta di 1 miliardo e 231 milioni di euro in 20 anni (erogato in quote fino al 2042, ciascuna delle quali avverrà entro il 31 marzo di ogni anno).
“Nei primi cinque anni, dal 2022 al 2026, l’importo complessivamente assegnato è pari a 486 milioni di euro – si legge in un documento del Comune di Napoli -, corrispondente al 40% del contributo totale per tutto il periodo (2022-2042). Negli anni tra il 2022 e il 2026, la quota del 25% a carico del Comune verrà raggiunta considerando l’intero periodo. A decorrere dal 2027, il quarto a carico del Comune di Napoli verrà raggiunto in ragione d’anno”. Ma Napoli dovrà mettere in campo delle misure per poter attivare questi fondi. “Ferme restando le scelte strutturali ed organizzative finalizzate al riordino del sistema della riscossione, del patrimonio e delle partecipate, nonché l’impegno di assicurare risorse proprie pari ad un quarto del contributo statale, il Comune di Napoli potrà annualmente – si legge nello stesso documento – rimodulare le misure da adottare, con deliberazione del Consiglio Comunale“.
Ecco nel dettaglio tutte le azioni previste dalla giunta di Gaetano Manfredi: Patto per Napoli