Guerra, Anief: 2% del Pil per istruzione e ricerca invece che per spese militari

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(Imagoeconomica)

“Più che arrivare al 2% del Pil per le spese militari – dice il leader del giovane sindacato Anief, Marcello Pacifico – riteniamo importante aumentare di 2 punti le spese del Pil per l’Istruzione e la Ricerca: è un investimento che sul lungo periodo porterebbe solo benefici, culturali e sullo stesso prodotto interno lordo, perché si produrrebbe minore disoccupazione e una crescita dell’economia. Per fare questo, assieme ai miliardi del Pnrr, vanno aggiunti investimenti a regime per fare crescere gli organici del personale, il tempo scuola, l’assunzione a tempo indeterminato dei tanti precari con almeno 36 mesi svolti, l’introduzione pratica dei coordinatori Ata, figure professionali previste ma dimenticate, le compresenze in tutti i cicli scolastici, l’assegnazione di docenti specializzati alla primaria e l’addio alle classi pollaio con il dimezzamento di alunni per classe e il ripristino dei 4mila istituti cancellati. Anche per questo motivo – conclude Pacifico – domani la scuola si ferma per l’intera giornata”. Anief ricorda che la spesa per l’istruzione in Italia si conferma tra le più basse nell’Unione europea, soprattutto dopo che è diminuita complessivamente del 7% nel periodo 2010-2.