La macchina della solidarietà diplomatica in Sardegna

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In foto Anthony Grande

Sono arrivati nel porto di Livorno nel pomeriggio del 7 e la notte dell’  8 Marzo 2022 sono saliti  sul traghetto per la Sardegna: 48 bambini e bambine ucraini, provenienti da alcune case famiglia del Donbass, e accompagnati dal console d’Ucraina nell’isola, Anthony Grande, e il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, in qualità di presidente della sezione Ucraina dell’intergruppoparlamentare. La missione umanitaria era partita il giovedì scorso da Cagliari: i due pullman, messi a disposizione da alcuni privati, coi bambini a bordo, prelevati al confine con la Polonia, sono sbarcati l’8 a Olbia e a fine mattinata sono stati accolti nel capoluogo sardo. “Siamo riusciti a portare con noi 48 bambini e 10 accompagnatori. Adesso siamo a Livorno”, conferma il console, “in attesa di prendere il traghetto per ritornare in Sardegna. I bambini sono con noi e stanno giocando, passandpdalle lacrime alla gioia”, racconta Grande all’AGI. “Il più piccolo ha un anno e il più grande ne ha diciassette. Ci hanno raggiunti al confine e provengono da Doneck, in Donbass, dove si combatteva e, tra l’altro, sono passati anche da Kharkov, proprio quando gli aerei stavano bombardando”.

Il programma iniziale della missione era salvare bambini degli orfanotrofi del Donbass, ma una volta arrivati sul posto, a causa di alcuni problemi, il console si è reso conto che non sarebbe stato possibile. Grande, però, spiega che è  in attesa di nuove istruzioni da parte del ministero sul da farsi, per poter ripartire di nuovo a breve. “Come consolato di Ucraina a Cagliari abbiamo presentato una richiesta per chiedere che ci fossero affidati circa 200 bambini”, ricorda il console.. Purtroppo, ci sono state grandi difficoltà. Della mia prima lista, composta da 96 persone, alla fine si sono presentati in 58″. Appena arriveranno a Cagliari, i bambini e i loro accompagnatori saranno ospitati in una struttura alberghiera nel Cagliaritano che, per ora, anche per ragioni di sicurezza, non è stata ufficializzata: “In queste ore”, assicura Grande, “stiamo verificando un locale idoneo per l’accoglienza. Ho fatto richiesta alle autorità cittadine e, molto probabilmente, il sindaco di Cagliari metterà a disposizione una struttura, ma ne stiamo valutando anche un’altra. Si è manifestata una grande solidarietà in Sardegna, e abbiamo ricevuto anche tante richieste di adozione, che però non potranno essere prese in considerazione perché questi bambini provengono da case famiglia e sono con le loro tutrici e i loro genitori adottivi”.